Sono andati fino agli studi di Abbey Road per incidere Largo alla retroguardia. Ma, molto più importante, Le Madri degli Orfani hanno deciso di concedere poi il video in anteprima esclusiva a TRAKS, dimostrando inequivocabilmente di essere una band molto intelligente.
Per confermare il tutto abbiamo rivolto alla band qualche domanda. Ok, poteva anche esserci qualche conferma più solida, ma poi si fa quel che si può.
Mi potete spiegare nascita (e titolo “Largo alla retroguardia”) del vostro nuovo singolo?
Andrea: “Largo Alla Retroguardia” nasce come omaggio al contrario di “Largo All’Avanguardia”, brano simbolo degli Skiantos, una delle band più geniali della musica italiana!
Dario: “Largo Alla Retroguardia” nasce nel 2009, decidiamo di lavorarla e farla maturare per nove anni registrandola in tutti gli studi d’Europa, cui segue un’attenta selezione con Gerry Scotti (ride) per cui decidiamo infine oggi di pubblicarla
Attentissimo! Qualche aneddoto sul video? Sembra vi siate divertiti…
Andrea: Prendete quattro ragazzi più uno (il nostro produttore Matteo De Napoli) in giro per Londra per due giorni in cui dovevamo solo suonare e bere: il risultato è il nostro video!
Dario: In realtà è falso divertimento, noi amiamo le bocce, le carte, gli ospizi e le code d’attesa
E che cosa vuol dire, per una band come la vostra, accostarvi a qualcosa di enorme come gli Abbey Road Studios?
Andrea: Resistere senza farci buttar fuori come successe agli Oasis di Be Here Now!
Dario: Non siamo noi che abbiamo chiesto ad Abbey Road, sono loro che ci sfracassano il cazzo da dieci anni e alla fine dopo un bonifico di 8 miliardi di milioni abbiamo umilmente accettato.