Le Villette: la musica è la medicina dell’anima

Fabio Urgesi in arte Le Villette, classe ’88 e cantautore tarantino, scrive e arrangia testi già da qualche anno. Cresciuto con la musica italiana e grazie all’influenza dell’indie pop si avvicina a questa cultura musicale. La scintilla scocca grazie alla collaborazione con l’etichetta Fragola Dischi attraverso la quale da vita al progetto Le Villette.

La copertina del singolo 2.0, creata da Gianluca Piccinno (AUX Factory), si basa sul concetto della separazione e del ricordo, dove la mano della donna si allontana assumendo una consistenza quasi evanescente, lasciando la traccia di dov’era mentre prende le distanze dall’altra mano.

Ti andrebbe di raccontarci chi è Le Villette e come nasce questo progetto artistico? 

Ciao! Certo, Le Villette è un ragazzo come tanti, con la passione per la musica, che decide di allargare i suoi orizzonti, (se così si può dire) , spostandosi dalla sua stanzetta, dove muove i primi passi e scrive i primi brani, in uno studio discografico. Appunto il progetto Le Villette nasce grazie alla collaborazione con Fragola Dischi, che ringrazio per la fiducia, ma soprattutto per la professionalità e la passione nel produrre musica.

Come mai questo nome ? 

Ho scelto questo nome d’arte per via della mia passione per gli animali, in questo caso per i cani. Le Villette è un settore del canile, a cui sono molto legato.

Pensi che la musica possa essere considerata uno strumento utile per “guarire” dai mali a cui l’essere umano è esposto?

È un rimedio più che efficace, è una sorta di medicina dell’anima. Certo dipende tanto dal momento che si sta affrontando.. La musica ha sempre una risposta alle nostre domande, e noi abbiamo necessità di cercarle e di trasformarle in qualcosa di positivo che ci aiuti a “guarire”.

Quanto conta per te il fattore “amore”? Ne parli spesso nei tuoi brani, ti andrebbe di raccontarci cosa ti ispira? 

L’amore è l’argomento principale dei miei brani, che sia un l’amore della vita, una semplice cotta anziché una delusione. Prendo spunto da quello che vivo in prima persona, ma soprattutto da quello che gira intorno, dai racconti, dalle situazioni vissute magari dai miei amici. Credo che non ci sia niente di male nell’esternare le proprie emozioni, e sono proprio quelle, che cerco di trasmettere a chi ascolta le mie canzoni.

Se potessi scegliere un artista con cui duettare, chi sceglieresti e perché? 

Sicuramente, senza pensarci troppo, vi dico Gazzelle. La motivazione è semplice e sotto gli occhi e le orecchie di tutti.

Hai in cantiere altro brani da farci ascoltare? Puoi anticiparci qualcosa? 

Sì, posso dire che ci saranno delle sorprese, stiamo lavorando molto e spero ci toglieremo presto delle belle soddisfazioni.