“Generazione” è una di quelle parole sempre più sottintese nel linguaggio moderno. “Boomer”,
“Millennials” eccetera sono usati per descrivere, talvolta in modo provocatorio, coloro che in quelle
generazioni ci sono nati. E così “generazione”, che a essere grammarnazi dovrebbe precedere tali
appellativi, è spesso dimenticata. Alla loro Generazione Triste, invece, i Legno hanno dedicato il loro
nuovo singolo uscito per Apollo Records e distribuito da ADA Music Italy. Scritto dal mascherato duo
toscano con la collaborazione di Leo Pari e Simone Guzzino, il brano anticipa l’uscita del nuovo album della
band.

Il pezzo, in pieno stile indie pop, è un’ode alla loro generazione. Quella, in maniera superficiale, delle foto
perfette, che si sente costretta a postare i propri stati d’animo sui social. Al contempo – e ci mancherebbe –
è la generazione dell’ansia e della paranoia. I Legno si ergono a difensori della propria generazione,
manifestando la volontà di proteggerla dalle frustrazioni e dalle preoccupazioni quotidiane.

Questo concetto è ribadito perfettamente dal ritornello, in cui la “Generazione Triste” è definita “perfetta, come un pezzo dei Queen”. La scrittura del ritornello, ideato per creare un vero e proprio momento karaoke,
rappresenta la cifra stilista dei Legno – e la loro passione per i giochi di parole. “E’ mezzanotte, mi scoppia
la festa” tanto ricorda in (gin) di vita.

La Generazione Triste sarà sicuramente felice di essere stata difesa da questo pezzo. La aspettiamo cantare a squarciagola la canzone a lei dedicata. Come se fosse un inno generazionale.

Pagina Instagram Legno

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