Pubblicato da Matilde Dischi e distribuito da Artist First, Lato A è la prima parte del terzo disco dei Legno, il duo toscano con il volto coperto da una scatola che, per questa nuova release, come si evince dalla copertina, rinnova il suo look.
I Legno, un progetto indipendente che con brani come Casa De Papel, Affogare, In Gin Di Vita, Instagrammare ha totalizzato più di 40 milioni di streaming, sono pronti a tornare con un nuovo album che verrà pubblicato in due parti: Lato A, appunto, e Lato B, che uscirà dopo l’estate.
L’idea della doppia release è legata al desiderio di tornare indietro nel tempo, a quando i dischi uscivano soltanto in vinile e la tracklist veniva divisa nei due lati del supporto. Lato A contiene quattro singoli già pubblicati e tre brani inediti legati dalla cifra stilistica dei Legno, che è quella di raccontare la realtà che li circonda attraverso esperienze personali o di altri. Questo nuovo lavoro contiene brani in cui si nota un lavoro di sperimentazione sui suoni e sulla produzione più ampio rispetto al disco precedente.
Legno traccia per traccia
Inizia con un pizzico di swing il nuovo corso dei Legno: Welcome to Italy si infarcisce di citazioni ma anche di fiati, su un andamento ritmato e morbido, con apprezzabili dosi di ironia.
Si passa subito a una ballatona come Macedonia d’ansia, soffusa di dolcezze un po’ malinconiche dedicate alla lei del caso. Tristezze affrontate fischiettando con Spaccotutto, che parte piano e poi sale un po’ di tono, anche se poi questo istinto così devastante non sembra così distruttivo.
Un po’ più acidella ed elettrica, ecco Che sarà mai, che vede la partecipazione de Lo Stato Sociale, sempre con abbondanza di citazioni pop piazzate ovunque. Molto Vasco nel cantato di Everest, altra ballatona morbidissima, con pianoforte, voci e cori finali.
Ecco poi Pablo, che cita Escobar e non De Gregori, in un brano appuntito, alla ricerca di amori imperfetti e di avventure di frontiera. Messaggi e altri pensieri cupi affollano il panorama di I gol di Chiesa in Nazionale, insieme a Cimini, con il Colosseo che fa rima con Oreo.
Sempre alla ricerca della canzone pop che più pop non si può, del singolo che più singolo non si può, i Legno mettono insieme un’altra raccolta di piccole sensazioni. Il mestiere lo conoscono, la materia la maneggiano in maniera eccellente, anche se di idee nuove se ne ascoltano sempre pochine. Ma funziona, e tanto basta.