Il disco su lunghezza standard è alle viste per ottobre, ma nel frattempo Il Fieno, vivida indie band lombarda, pubblica l’ep dal titolo Del conseguimento della maggiore età: tre canzoni ma anche un impatto considerevole.

Che tipo di periodo fotografa questo ep?

Alessandro: Un periodo in cui stanno lentamente diventando tutti matti.
Gabriele: Credo che per noi rappresenti un momento di transizione.
Abbiamo avuto tanti cambi di formazione in questi anni, e siamo alla ricerca di una dimensione più personale, di un suono più “nostro”.

Alla lunga è difficile mantenere, o crearsi, un’identità salda quando i componenti del gruppo variano di continuo: il nostro obbiettivo era quello di dare un assaggio di quelle che sono da sempre le diverse anime del Fieno – da quella più elettrica  a quella più acustica e pop – prima di concentrarci sulla registrazione del disco.

In un’intervista di qualche anno fa, Gabriele mi aveva detto una cosa tipo: “In ogni mio progetto musicale le tensioni l’hanno sempre fatta più o meno da padrone”… Vorrei sapere se è ancora così o se con il tempo è cambiato qualcosa.

Gabriele: Al momento, forse perchè questa formazione è ancora relativamente “nuova”, ci sono sicuramente meno attriti tra noi.
Alessandro: Secondo me abbiamo imparato a gestirle, si può dire che siamo un poco più maturi.

C’è un contrasto clamoroso di atmosfere fra “L’alba” e “Del conseguimento della maggiore età”. Ma sbaglio o il contrasto è proprio una delle forze motrici della band?

Gabriele: Anche al di là dell’esempio che hai citato non sbagli: da che esistiamo siamo sempre stati sospesi tra due estremi, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra testi e musiche; al momento comunque stiamo tentando nuove soluzioni, soprattutto a livello di suono e arrangiamento, perciò queste tre canzoni danno l’idea d’essere (e a tratti sono a tutti gli effetti) così distanti l’una dall’altra.

Alessandro: Credo che il contrasto tenga viva l’attenzione, non è detto che sia un male in una band. Saremmo meno stimolati a scrivere canzoni che seguano sempre gli stessi canoni.

Perché avete scelto la cover di “T’immagini Berlino” dei 100 Motels?

Alessandro: Perché è una perla, ed è di una band che non ha avuto il risalto che meritava.
Gabriele: Vero. E poi per noi, in particolare per me e Ale che siamo gli unici rimasti del nucleo originale, è una canzone importante. Anche a livello umano.

Che cosa ci si deve aspettare dall’album prossimo venturo?

Alessandro: Io mi aspetto un disco potente (non necessariamente in senso sonoro), che non lasci indifferenti. Se non avessi queste intenzioni probabilmente non lo farei.

Gabriele: Un cambiamento, una crescita, magari una caduta ma di certo non qualcosa di strettamente legato a ciò che siamo stati fino a oggi. Le canzoni in gran  parte già ci sono, vediamo che direzione prenderanno. Di sicuro ci porteranno altrove, e già questa è una cosa buona. Credo.

One thought on “L’intervista: Il Fieno, del conseguimento di un’identità salda”
  1. […] “Del Conseguimento Della Maggiore Età” è stato girato da Giorgio Fazio a Milano. Il brano, così come l’EP, è stato mixato da Giovanni Spinotti presso Royal Palace Studio (MI) è stato registrato e masterizzato da Simone Momo Riva presso TdEstudio, Aosta. Qui la nostra intervista con il gruppo. […]

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