Lucio Corsi è un cantautore toscano di ventisei anni, proveniente da Val di Campo di Vetulonia. Cosa faremo da grandi? è il suo nuovo disco. Nel 2012 sconfigge la matematica e dopo varie esperienze con gruppi della zona ed altrettante esplorazioni di tombe etrusche si trasferisce a Milano.

Nella città fonda un duo musicale con il quale inizia a suonare sia nei locali che in strada. Con una buona dose di cocomeri, dinosauri, farfalle e sigarette per la testa decide di intraprendere la carriera solista proponendo brani propri in italiano.

Ha all’attivo due cd, Altalena Boy/VetuloniaDakar (prodotto da Federico Dragogna, che raccoglie i brani dei suoi primi due Ep) e Bestiario Musicale, entrambi pubblicati da Picicca Dischi. Nel 2017 ha aperto i concerti del tour teatrale dei Baustelle e di BRUNORI SAS; ha suonato in giro per l’Italia partecipando a vari festival tra cui il Festival Di Musica Distesa e al Miami Festival.

Lucio Corsi traccia per traccia

Problemi di conchiglie e dubbi su che cosa faremo da grandi: la title track Cosa faremo da grandi? apre il disco in modo melodico e con il supporto degli archi.

La vasta chitarra elettrica di Freccia Bianca ci attende subito dopo: elettrica ma morbida, ci accompagna in un viaggio che è per Milano ma potrebbe essere per il Grand Canyon, vista la vastità degli orizzonti, anche sonori, raccontati dal brano.

“Se corri all’incontrario ti tornano le forze”: ok, proverò. Comunque L’orologio continua sullo stesso piano melodico ma non privo di elettricità improvvisa.

Si parla di vento con Trieste, e non è un caso. Le sonorità sono piuttosto old style ma anche a progressiva animazione.

Atmosfere tranquille e liquide quelle che si propongono all’interno di Onde, un giro tra porto e mare, a prendere un po’ d’aria e d’acqua in faccia.

Può capitare di pensare a Dylan (anche per il fischietto iniziale) durante Senza titolo, voce e chitarra e narrazione, di uomini e topi.

Torna il vento nelle favole volanti narrate da Amico vola via, canzone/aquilone che giustamente attira anche qualche fulmine elettrico.

Bigbuca sa un po’ di Beatles e molto di melodie aeree e sottili, un altro tocco delicato in un album mai fuori dalle righe.

Si chiude sempre in senso estremamente melodico, con La ragazza trasparente, ultimo brano e adeguato congedo.

C’è tutto un mondo dentro le canzoni di Lucio Corsi, anzi ce ne sono parecchi: la scrittura del cantautore toscano è un fiorire di racconti, accompagnati dal piano, dalla chitarra, dalla voce e dai molti sogni che capita di fare ascoltando questo disco.

Genere: cantautore

Se ti piace Lucio Corsi assaggia anche: Brunori Sas

Tour Lucio Corsi

15 Febbraio – Pisa @ Lumiere
27 Febbraio – Torino @ Hiroshima Mon Amour
29 Febbraio – Bologna @ LOMOTIV CLUB
1 Marzo – Roma @ Auditorium Parco della Musica
7 marzo – Bari @ Officina degli Esordi
14 Marzo – Milano @ Santeria Toscana 31
20 Marzo – Firenze @ Buh Circolo culturale urbano
27 Marzo – Fontanafredda (PN) @ Astro Club
28 Marzo – Modena @ Off Modena

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