Oggi TRAKS ti fa un regalo: ecco (qui sopra) il free download di Impure dei Motel Satori. Alternative rock con inserti elettronici e voce al femminile, in bilico tra melodia e sperimentazione: Blossom and Flower è l’ep d’esordio dei ferraresi Motel Satori, uscito autoprodotto ad aprile 2019.
Ci raccontate come siete arrivati a questo ep d’esordio?
Le prime prove come gruppo risalgono all’inverno 2016 dopo aver conosciuto Cora, mentre noi tre musicisti ci conosciamo da molto tempo, avendo condiviso una formazione jazzistica e diverse esperienze perlopiù nel campo della musica improvvisata.
In un momento in cui ci piaceva giocare con l’elettronica, lei è riuscita a dare la giusta interpretazione alle atmosfere che stavamo creando. L’esigenza di condensare tutto questo è stata naturale.
Benché ci sia moltissima elettronica nei vostri brani, vi autodefinite “alternative rock”, come a voler sottolineare un atteggiamento e una linea di pensiero più che l’origine dei suoni…
Hai centrato il punto. Al di là delle definizioni di genere il nostro stile e di conseguenza il nostro approccio alla musica rimane sicuramente più ancorato a un rapporto viscerale con la musica suonata. Cerchiamo di utilizzare l’elettronica come sostegno sonoro quasi come fosse il quinto elemento “invisibile” della band.
Si avvertono svariate influenze internazionali nel vostro ep. Quali sono i vostri capisaldi incrollabili?
I capisaldi sono tanti e solo apparentemente distanti tra loro, sicuramente apprezziamo chi fa della ricerca durante il suo percorso, anche a costo di inciampare.
Potremmo dirti Miles Davis su tutti, Robert Wyatt, in Italia gli Area, Björk e Radiohead forse sono l’esempio più mainstream di questo processo interiore, ma con una qualità sempre pazzesca.
Vogliamo citare anche i Mogwai per l’enorme attenzione ai suoni, così come i Massimo Volume, sempre ispirati; siamo stati più volte associati per sonorità a Blonde Redhead e Portishead che ci piacciono molto.
Come nasce “Impure”?
Il pezzo è nato da una breve sequenza di accordi, l’atmosfera ha ispirato un titolo e il testo è stato una conseguenza. Cosa c’è di meno puro del “mercato”, con le sue distorsioni? Il video poi è una storia noir, un’allegoria della finanza malsana, basata solo sulla carta, un gioco da cui si esce tutti sconfitti.
Siamo molto legati a questo brano perché è stato il primo a cui abbiamo lavorato e mentre l’arrangiamento prendeva forma aumentava anche la consapevolezza che insieme avevamo qualcosa da dire.
Avete già fatto dei live? Ne avete in previsione?
Alcuni live ci sono stati, per il futuro è tutto ancora in fase di definizione.