Anticipato dal singolo HKFlip Haus è il nuovo ep dei Plastic Palms, band italo-americana di base a Torino giunta al suo terzo lavoro discografico in uscita per WWNBB Collective. Cinque brani che si muovono in libertà sulle coordinate che hanno scritto la storia della musica alternativa d’oltreoceano.

Da una parte, ritroviamo l’approccio lo-fi e slacker tipico dei Plastic Palms, che suonano per divertirsi e in questo vanno presi dannatamente sul serio. Dall’altro lato, si riconoscono le radici lisergiche della loro musica, l’omaggio ai classici del paisley underground e ai padri della new wave americana, con la marcia in più di una scrittura e voce al femminile dalla personalità dirompente come quella di Clarissa, che sussurra, urla, ammicca e seduce traendo ispirazione da ricordi, impressioni e momenti di vita quotidiana.

Plastic Palms traccia per traccia

Con un chiaro mood punk/post punk e comunque abbastanza rilassato, Sunday Sauce apre l’ep, tra coretti e chitarre che fanno cling clang ovunque. La seconda parte rallenta un po’ e descrive archi sonori aperti e liberi.

Ecco poi Clever, giocata su voce e chitarre, ma con il drumming a fornire un supporto piuttosto creativo. Anche perché i ritmi si scompongono, si spaccano, si ricompongono e ritrovano la strada. Anche qui si cambia marcia dopo metà brano, con suggestioni di marca velvettiana piuttosto evidenti.

Un po’ più battagliero l’atteggiamento generale di HK, singolo con voce protagonista (e un po’ civettuola) e coro maschile a fare da contrappunto. Si torna a modi più calmi con Scan, comunque piuttosto appuntita e divertita. Ma anche qui c’è la sorpresa, con un’accelerazione bruciante e aggressiva, salvo poi tornare al relax precedente.

Si chiude alla bocciofila: Boccedrome è il pezzo conclusivo ed è un po’ più dolce, o forse soltanto meno amaro, dei precedenti. Dopo il rituale cambio di ritmo, si va quasi sul free jazz, seguendo pianoforte e linee creative di basso.

I grandi maestri che balenano nelle teste dei Plastic Palms, dai Velvet Underground, ai Pixies, ai Nirvana, a molti altri, sono da tenere presente ma anche da dimenticare, di fronte al fatto che la band si dimostra in grado di offrire una proposta originale e molto valida, soprattutto perché molto sincera. Un buon assaggio di ottime capacità.

Genere musicale: post punk

Se ti piacciono i Plastic Palms ascolta anche: Her Bloomatches

Pagina Instagram Plastic Palms

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