Recensione: AustraliA, “The Very Truth”

AustraliaNati nel 2012 in provincia di Pisa e in seguito trasferitisi in Romagna, gli AustraliA sono un duo composto da Olga (batteria, synth e basso) e Mr. Xicano (chitarra voce). Con l’esordio, Robot, registrato con un 4 piste a cassetta Tascam del 1984 la coppia si mette subito in luce il proprio approccio punk sintetico. Si definiscono una  “android punk band con approccio ultra ortodosso”. L’evoluzione è The Very Truth  dove spiccano acceni più dark wave.

AustraliA traccia per traccia

il disco si apre sui ritmi di The Meaning, un rock con voce filtrata ma tutto sommato non troppo inclinato nei confronti del versante garage, finale post grunge a parte. Si rimane su ritmi moderati con Baby, It’s Alright, che conferma le stille pop che si erano fatte sentire anche nel primo brano.

Leggermente più oscuri toni e trame di The Very Truth, la title track, in cui emergono quegli accenni di dark wave, soprattutto nel synth, di cui si faceva menzione a inizio articolo. Il finale tuttavia propone sonorità quasi ottimistiche.

Dreaming of Fuzz prosegue a ritmo moderato ma con piccoli incisi di rabbia vocale, con la chitarra maggiormente protagonista. C’è maggiore decisione e aggressività nell’ultima traccia dell’ep, A Creepy End.

Non è difficile ascoltare il disco degli AustraliA perché le melodie scorrono fluide, gli elementi sono semplici e i ritmi moderati. Manca un po’, qui e là, qualche goccia di rabbia in più, insomma che il punk sintetico del duo fosse un po’ meno sintetico.

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