Ed eccoci a uno dei clou della giornata, il #PunkreasDay di TraKs: esce oggi il nuovo disco della band lombarda e noi siamo già pronti a raccontartelo nei dettagli. Si chiama Il lato ruvido il nuovo disco dei Punkreas con un titolo e una copertina che sono già una dichiarazione di guerra.
A sostenere il disco un ‘consorzio’ di tre etichette indipendenti: Canapa Dischi, Rude Records e Garrincha Dischi, con il preciso intento di realizzare un disco che si potesse confrontare con le produzioni delle multinazionali discografiche, ma che consentisse alla band di mantenere inalterata la propria identità e preservare le proprie scelte artistiche. La distribuzione invece è affidata a Edel Italy/The Orchard.
Registrato e prodotto da Riccardo Parravicini al Mam Recording Studio, con le voci riprese e prodotte da Ale Bavo presso lo stesso studio, mixato da Riccardo Parravicini e Ale Bavo e masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Mastering, questo disco registra anche l’ingresso della new entry Andrea “Endriù” alla chitarra.
Punkreas traccia per traccia
Si parte da Salta, classica canzone “da concerto”, sia per il tipo di narrazione del testo, sia per il ritmo forsennato, con un pizzico di autocelebrazione. Ma se la canzone d’apertura è tutto sommato disimpegnata, non si può dire altrettanto per Mediterraneo coast to coast, dove si affrontano i temi dell’immigrazione su un rock’n’roll robusto e forsennato.
Dal tramonto all’alba fa riferimento esplicito al (tarantiniano) film di Robert Rodriguez, parlando di zombie su un altro pezzo rock ricco di chitarre e di un drumming voluminoso e rumoroso. Carica punk maggiore all’interno di In fuga, che corre veloce e vede il featuring de Lo Stato Sociale, tra le voci di finti telegiornali che cercano di riportare a contatto con una realtà circostante leggermente impazzita.
Mi piace si butta a pesce sulle questioni social, in termini per lo più poco elogiativi, focalizzandosi sulla superficialità del mezzo, il tutto con le chitarre pronte a un sostegno rumoroso. Si arriva così a Il lato ruvido, la title track, che parte da una polemica contro le radio ormai standardizzate e contro certo cantautorato italiano e non, per fornire un impatto consistente, a sostenere un testo ben costruito.
Ma se il divertimento non manca da alcune canzoni del disco, in altri pezzi c’è la consueta attenzione alla realtà: per esempio in 800588605, che riporta nel titolo il numero verde da contattare quando si è in presenza di abusi di persone in divisa, evento non così infrequente nei nostri confini. Si rimane su temi politici anche con E tu cosa vuoi?, mentre in Modena Milano la partecipazione dei Modena City Ramblers porta un influsso irish folk che trasforma il pezzo in una festa saltante.
Condannato alla realtà procede su velocità molto alte e se la prende in maniera piuttosto diretta con talent e reality, appuntando la propria critica soprattutto sui concorrenti più che contro le trasmissioni tv. Va bene così, con il rapper Shiva, prosegue nel perseguimento di suoni rock robusti. E infatti: il disco non devia dalla direttrice iniziale e chiude con Picchia più duro, in un trionfo di chitarre e batteria.
Un disco, come dire, ruvido per i Punkreas, neanche troppo punk ma orientato più verso discorsi di chiaro rock’n’roll, a volte semplice, a volte aperto a influenze esterne, ma molto quadrato e “pulito”, nel senso di chiaro nelle intenzioni e negli strumenti da utilizzare. Pur avendo alle spalle un’esperienza molto vasta, la band non dà cenni di stanchezza e anzi, dal punto di vista dell’energia, sembra stabilmente sul punto di esplodere. Il che, soprattutto per chi se li andrà ad ascoltare dal vivo, è una buona notizia.
In occasione dell’uscita del nuovo disco dei Punkreas, Il lato ruvido, TraKs dedica alla storica band uno speciale di 32 pagine, tutto online, che puoi ricevere in pdf, al prezzo di 1 euro. Dopo aver effettuato il pagamento, scrivi a info@musictraks.com e ti spediremo la tua copia.