Il progetto Respiro nasce dall’incontro tra due personalità forti e appassionate in continua evoluzione e sperimentazione: la voce di Lara Ingrosso e il violino di Francesco Del Prete. Il duo ha pubblicato per Discographia Clandestina il secondo album di brani pop d’autore/ elettro-pop, Un POPositivo, da cui di recente ha tratto il nuovo singolo, Abissi, una storia intensa e personale che conta sul featuring di Carmine Tundo (La Municipàl). Abbiamo rivolto loro qualche domanda.
Come nasce la canzone “Abissi”?
L. Nasce dall’esigenza di liberarsi di un nodo alla gola; è un vero e proprio atto di purificazione. Il brano parla di legami tra genitori e figli che si spezzano in modo irreversibile. Ho voluto raccontare la mia storia, metterla per iscritto, lasciarne traccia attraverso la musica; mi sono curata con la musica.
La canzone tocca tematiche piuttosto complicate, come il rapporto con i genitori. E’ stato difficile trattare un tema così complesso?
L. È sempre difficile esporsi, mettersi a nudo e ho impiegato del tempo prima di trovare il coraggio di farlo. Però sono convinta che chi decide di dedicare la propria vita all’arte debba essere onesto e condividere le proprie difficoltà, perché possano fare da specchio ai problemi, ai desideri, alle speranze degli altri.
Vorrei qualche parola anche sul video, che mi sembra molto intenso: com’è nato il concept?
F. Trattandosi della storia di Lara siamo partiti da alcuni suoi spunti visivi e poi abbiamo cercato qualcuno che potesse valorizzarli, anche reinterpretarli. Siamo stati fortunati perché proprio in quel periodo avevamo conosciuto una bravissima regista, Chiara Vantaggiato e i suoi collaboratori, i ragazzi di Fullyraw Label. Chiara ha una straordinaria sensibilità ed è riuscita a dare una chiave di lettura più universale a una storia molto personale.
L. Nel video e nel brano c’è un simbolo ridondante: l’acqua. È un elemento al quale mi sento molto legata e che nella storia raccontata viene riproposto in varie forme come simbolo di separazione ma anche di ricongiungimento con i ricordi, con la verità, con le nostre esigenze più profonde.
Come nasce il featuring con Carmine Tundo?
F. Con Carmine abbiamo avuto il piacere di collaborare in varie occasioni. Eravamo alla ricerca di una voce maschile che andasse anche un po’ in contrasto con la voce di Lara e di una penna importante che completasse il racconto con una prospettiva esterna. Abbiamo pensato subito a lui, che stimiamo moltissimo sia come artista sia come essere umano e abbiamo fatto bene, perché in pochi avrebbero avuto la sensibilità di entrare nel brano in un modo così intimo.
Il vostro ultimo disco è uscito da qualche tempo: avete nuovi progetti e nuove canzoni in pista al momento?
L. “unPOPositivo” è uscito a febbraio e siamo già al lavoro sul nuovo disco, sul quale non anticipo nulla, a parte il fatto che sarà un lavoro ancora più centrato ed esplosivo.