Un quarantenne ossessionato dai numeri primi: si parte da qui per scalare un grattacielo insieme a The Sleepless, band della provincia bresciana che ha pubblicato Skyscraper, un album ricco di atmosfera. Abbiamo rivolto loro qualche domanda.
Partiamo da una domanda semplice: chi sono The Sleepless?
The Sleepless sono un progetto musicale di più amici, nato a Darfo Boario Terme, provincia di Brescia, da un’ idea di Manuel Mariolini, Marco Poiatti e Stefano Bellini. Suoniamo insieme da circa 10 anni e da 3 ci siamo dati un nome. Suoniamo e scriviamo sempre di sera/notte dopo il lavoro: da qui il nome “Insonne”.
E proseguiamo con le presentazioni: chi è Jeffrey?
Jeffrey è un personaggio di fantasia, protagonista del nostro ultimo lavoro: Skyscraper. Materialmente è un uomo di circa 40 anni , ossessionato dai numeri primi e ospite di una clinica psichiatrica. In realtà vorrebbe rappresentare il lato emotivo delle persone, quello fragile, quello migliore, che ai giorni nostri si tiene nascosto come un difetto per paura di essere considerati deboli, anziché promuoverlo come un pregio.
Vorrei sapere qualcosa di più delle lavorazioni del vostro disco
Abbiamo la fortuna di avere dei piccoli studi nelle nostre abitazioni e non dobbiamo dipendere da nessuno. Scriviamo, registriamo e mixiamo sui nostri pc. Solo le batterie e in questo caso il sax della n.4 lo abbiamo registrato in uno studio esterno. Ognuno registra le sue parti a click e poi io mixo il lavoro finito. Ringraziamo per questo lavoro Tiziana Salvini, Luca Bonomelli, Ferdinando Saloni e Raffaele Stefani per aver partecipato nelle tracce 8, 7 e 4.
Nel vostro sound si avvertono influenze internazionali piuttosto spiccate. Chi sono i vostri capisaldi musicali?
Il principale autore sono io e i miei ascolti sono quelli della Londra anni ’70 e quelli USA anni ’90. Amore incondizionato per i Pink Floyd sopra a tutto.
Quali saranno i vostri prossimi passi?
In questo momento stiamo registrando un disco di cover intitolato This like ones che vedrà luce il 25 dicembre 2019 salvo intoppi. In primavera 2020 si iniziano le registrazioni del seguito di Skyscraper: OVERNIGHT. Undici nuove tracce, con tre nuovi amici a suonare con noi, che racconteranno cosa è successo a Jeffrey dopo le 23:47.
The Sleepless traccia per traccia
Si parte dalla sveglia, che in 7:41 Rem interrompe un sonno dalle sonorità piuttosto morbide, anche se già foriere di inquietudini.
Un caffè nero già pronto con 7:43 a Hot Black Coffee, in cui arriva il cantato (e le prime spiccate influenze floydiane).
Un intervallo temporale lungo nella narrazione ci separa da 11:29 Lost in My Town, che ha suoni piuttosto torreggianti e ambizioni allargate, sorrette da un basso profondo e continuo.
Si ritorna a un sonno, stavolta più agitato, con 19:23 Rem Too – Reprise. Il sax emerge a offrire colori scuri e densi.
La title track Skyscraper si fa più appuntita, un po’ recitata, ricca di drumming, piuttosto suggestiva.
Una voce femminile cantilenante inquieta molto in apertura di 23:11 the Lift and the Room. L’atmosfera sembra quella di un film horror, con le sonorità che avvolgono pian piano.
Piccoli suoni insinuanti fanno da apertura a 23:17 the Doubt, che si rivela poi corale e colorata di elettronica.
C’è ancora una voce femminile, ma questa volta accarezza e non inquieta, nella finale 23:47 the Woodworm’s Ballad, che chiude su note molto morbide.
Un esperimento interessante, quello di The Sleepless, che immergono in sonorità per lo più notturne e morbide un racconto consistente. Probabilmente nei prossimi episodi la band avrà la possibilità di osare anche un po’ di più, ma la strada sembra quella giusta.
Genere: rock
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