TRAKS torna a dedicarti tre recensioni in breve, le nostre famose SHORTRAKS. Questa volta tocca a Inigo, Manovalanza, La Armada.

Inigo, T3rzo disco d’esordio

inigoDopo l’esperienza come Inigo & Grigiolimpido, il cantautore Inigo si mette in proprio, anche se con la collaborazione del chitarrista Emanuele De Lucia e di alcuni nomi eccellenti che lo accompagnano in alcune canzoni di T3rzo disco d’esordio. Si apre con Ho smesso, una dichiarazione di cambiamenti più di facciata che di sostanza. La struttura del brano è classica, con chitarra, voce, batteria e basso. Non ti so amare accende le polveri, aggiunge il synth e molto ritmo, per il brano dal suono forse più contemporaneo dell’album. C’è Andrea Mirò a duettare con Inigo su La tesi del coraggio. Rimpianti sparsi a piene mani su Osare, mentre La mia porzione d’umiltà sceglie strade un po’ più alternative, sia come beat sia come cantato.

Mai fermarsi vede il duetto con Francesco Baccini, per un pezzo dinamico, moderatamente contestatario e complessivamente ironico. Di me e di te sceglie toni morbidi sulle prime, poi irrobustendo la ritmica ma conservando un’aura piuttosto favolistica. Due sistemi conferma le modalità agili, alza un po’ la voce ma senza arrabbiarsi mai troppo. Molto elettrica e piuttosto altisonante Come quando nevica. Si chiude con la riflessiva Solo di notte. Molta tradizione ma anche molta convinzione nel disco di Inigo, che confeziona un disco sensato e piacevole.

Pagina Facebook

Manovalanza, Last live at Terrazza sul Lago

manovalanza, shortraksI Manovalanza, gruppo ska-punk italiano nato nel 2006 con alle spalle dodici anni di carriera, quattro album in studio e oltre duecento concerti fra cui spicca la tournée in Messico del 2015, presentano Last live at Terrazza sul Lago, l’album registrato dal vivo presso La Terrazza sul Lago, in occasione dell’ultima serata di chiusura dello storico locale in provincia di Arezzo, punto di riferimento per la musica dal vivo del centro Italia. Si parte da Zorro nell’Intro del disco, ma dalla Z si passa presto alla J di Jagermeister, pezzo ska-punk che elenca le, diciamo così, virtù di una signorina piuttosto easy. Si svolta a giri anche più alti con Miserabili noi, molto martellata ed energica.

Musica dell’acqua calda si sorregge sui fiati e su un’asserzione probabilmente un po’ fake (“io bevo solo acqua calda”). Più incazzata ed elettrica, ma sempre con un certo buon umore, ecco poi Mondo liscio. Un po’ più moderata ecco poi Insensata euforia, un po’ ondeggiante e folle. Anticipata da un parlato dedicato al locale e alla situazione della musica live per gli indipendenti ecco la molto autobiografica Lettere nel vuoto. Si allunga molto Tutto contro, medley di contenuti rabbiosi. Che gioia il buio cambia il cantante e anche il registro, oscillando un po’ su suoni di sapore orientale.

Vestiti usa e getta inaugura l’ultima parte del disco e lo fa con modi insolitamente oscuri, anche se presto la festa prende il sopravvento. Si corre parecchio in Tremore, che proclama un’esigenza di calma non esattamente trasmessa dal brano. Più solare Skatorbia, ambientata in spiaggia (almeno a livello di desideri). Atmosfere campestri, almeno per il testo, con Fra poggi e castagni, dedicata a un cinghiale piuttosto metaforico. Paradossi temporali al centro di Siamo anziani a vent’anni, molto colorata di fiati. Si chiude con una strofa da taverna, Quando arriva la sera. Detto di qualche imperfezione qui e là, la band trasmette anche sul disco un’energia molto robusta e vivida, consentendo anche agli ascoltatori lontani dal palco di condividere una parte del divertimento.

[bandcamp width=100% height=42 album=1328518322 size=small bgcol=ffffff linkcol=0687f5] Pagina Facebook

La Armada, Anti-Colonial Vol.1

Nata all’inizio degli anni 2000 a Santo Domingo (Repubblica Dominicana), La Armada si è trasferita a Chicago (USA) nel 2007. Il loro nuovo album, intitolato Anti-Colonial Vol.1, fuori per Creep Records (US) e Epidemic Records (Europa), è una chiamata alla resistenza, in risposta alla crescente visibilità e forza nelle mani dell”alternative right”, degli estremisti religiosi e dei suprematisti bianchi negli Stati Uniti e nel mondo.

Planned Obsolence, rapida e molto violenta, apre il disco con una certa furia. Con Unquenchable ci si trova poi di fronte al fronte compatto dell’hardcore, declinato con suoni plastici e rotolanti. The Auction ha ritmi anche più forsennati, con inserti di pura elettricità. Invece La Esencia rallenta un po’, portandosi in ambiti quasi metal, con un recitato spagnolo che parla di uragani sullo sfondo. Si parla, anzi si urla, di finanza e bancarotta invece in Los Intocables. Sono le chitarre ad accendere Fire, che torna all’inglese senza perdere un battito.

Il percorso di Homan Square è piuttosto accidentato, con momenti di relativa calma cui seguono attacchi frontali. A Vision of Opportunity comincia in modo evocativo e liminale, per poi inserire il basso e voci americane che parlano di immigrazione. De Pendejos y Astutos riprende la corsa a tutta forza. C’è l’imperialismo come obiettivo polemico di Ruido Anticolonial. Si chiude con The Balance of Terror, che ha un andamento molto simile alla traccia precedente. Forza difficile da contenere nelle tracce de La Armada, in grado di proporre tracce incendiarie e di coniugare un pensiero articolato con coerenza totale.

[bandcamp width=100% height=42 album=1781800486 size=small bgcol=ffffff linkcol=0687f5]

Pagina Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi

sungaitoto toto togel deposit 5000 toto slot situs toto situs toto situs toto bo togel terpercaya