Stona: accettare gli insegnamenti e scrivere ogni giorno

Stona intervista

Con un buon numero di premi vinti alle spalle e la tutela “storica” di Guido Guglieminetti, Stona è un cantautore piemontese che si racconta in questa intervista.

Ci racconti come è strutturato il tuo progetto che procede ep dopo ep?

Sì, abbiamo deciso di far uscire questo disco a rate praticamente! No, scherzo ovviamente. Il fatto è che nella fase di scrittura mi sono reso conto di avere due gruppi ben differenziati di canzoni: una parte più “scura” e con tematiche più importanti e una parte più leggera e solare sicuramente

In particolare questa nuova uscita è contrassegnata da un umore piuttosto cupo. Ce ne spieghi le cause?

Le canzoni sono per lo più nate nella primavera del 2020 e, partendo da una situazione abbastanza buia e triste, man mano che si usciva dal lockdown, è cambiata anche la mia visione e si è rivista la luce.  Le canzoni ne hanno tratto beneficio; per questo a partire da brani come “Io sono Marco” mi sono ritrovato a trattare tematiche particolari e difficili

Il tuo disco è prodotto da un nome storico come quello di Guido Guglielminetti. Mi racconti come l’hai conosciuto e com’è il vostro rapporto?

Guido è il pilastro su cui si posa tutta la mia musica, l’ho conosciuto nel 2017 portandogli timidamente un paio di mie composizioni rimaste nel cassetto. Dopo aver pubblicato negli anni precedenti album, singoli ed ep. Non avevo mai centrato l’obiettivo e ho perso parecchio tempo. L’incontro con lui è stato decisivo e alla fine i due brani gli sono piaciuti e dopo aver vinto incredibilmente un paio di premi davvero importanti per me come il contributo di nuovo imaie, i Fim Awards e il Biella festival. Ho chiesto a guido se voleva produrre un album intero e cosi siamo partiti per questo viaggio.

Hai partecipato (e vinto) molti concorsi. Consigli agli emergenti di partecipare? E se sì, perché?

È importante per mettersi in gioco. Troppo semplice chiudersi in cameretta e pensare che le tue canzoni siano le migliori e che nessuno ti capisce. Devi buttarti, scoprire il mondo intorno a te e confrontarti con la realtà musicale attuale e avere l’umiltà di accettare certi insegnamenti e correzioni. E poi scrivere, scrivere ogni giorno! 

Una foto senza contesto

Su questo balcone che si affaccia sul mare in zona Sanremo, ho cominciato a ritrovare il piacere di scrivere canzoni dopo tanti anni. Me ne stavo lì per ore e ore con una vecchia chitarra classica scordata a inventare un modo per suonarla e darle un senso. Ho riscoperto movimenti in bossa e ritmi latini con quelle corde di nylon. Sonorità che prima non mi appartenevano sono nate così su quel balcone per esempio Belladonna con cui ho vinto il premio come miglior autore esordiente 2018 ai FIM AWARDS.

Inoltre ho scritto il singolo Estate senza preavviso, una bella canzone estiva prodotta da Nicolò Fragile e Davide Bosio. Ho sicuramente trovato nuove idee e nuovi approcci per scrivere i testi, insomma Stona è nato davvero su quel balcone nel 2016.

Nel 2018 a pochi giorni dal crollo del ponte di Genova ero lì sempre con quella chitarra, ma la rabbia che provavo non mi ha portato a scrivere pezzi estivi. Mi ha portato la prima genesi di Abbiamo perso tutti, poi rimasta in un cassetto per un paio d’anni in attesa.

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