Personaggio decisamente fuori dagli schemi, Tatum Rush ha pubblicato di recente Citron Noir, il nuovo singolo. Lo abbiamo intervistato.
Ci vuoi raccontare chi è Tatum Rush?
Tatum Rush è quel tizio che incontrasti a quel matrimonio libertino che si aggirava misteriosamente a braccetto con due tizie dai capelli arancioni shock, che poi finì per cantare tutta la notte canzoni di Frank Sinatra e R Kelly in quella chiesa dissacrata… È anche cantautore, produttore, videoartista e dandy italo-svizzero-statunitense basato fra Losanna e Milano.
Come nasce il tuo nuovo brano, “Citron Noir”?
Nasce dal connubio di un capriccio di Nancy Deleuze, che voveva a tutti i costi che mi mettessi quel profumo da donna “Citron Noir” di Hermès, e un altro capriccio di James Dylan Ray, fondatore di Eroi Elettrici Dischi che voleva provassi a cantare su una base di Badfellow K in cui samplò un pezzo dei Sapphires, gruppo R&B ’60 statunitense. Una volta scritte le parole ho portato il brano in studio di registrazione dove Robin Girod ha registrato basso, batteria e chitarra per dargli un tocco californiano e senza tempo.
Ci vuoi raccontare qualcosa anche sul video? Hai lasciato volutamente
una sorta di “prologo” delle riprese…
Il prologo è il mio marchio di fabbrica, ve ne accorgerete andando a vedere i miei lavori precedenti. In questo caso il prologo testimonia dell’unico felice incontro con esseri umani al di fuori di noi e dei registi visto che è stato girato in pieno confinamento. Testimonia anche dell’estrema impressionabilità che può suscitare una videocamera e un pantalone bianco a zampa.
Che cosa ci dobbiamo aspettare da te per il futuro?
Dovete aspettarvi di essere completamente disorientati e allo stesso tempo pienamente soddisfatti da un disco e da altri progetti satelliti che usciranno a sorpresa durante e dopo l’estate, e anche da concerti in cui per serendipità vi accadrà qualcosa di bellissimo.