Geisha è il nuovo singolo di Tigri, progetto indie-pop di Milano. Un nuovo capitolo che segue il precedente singolo Damasco, e avvicina alla pubblcazione di un album di debutto. Un’introduzione a un mondo dove convivono folk, soul e R’n’B, flussi di coscienza e ritornelli melodici diretti, ingredienti diversi, a volte in contrasto, come in una relazione.
La Geisha è infatti è una figura salvifica in grado di assorbire la depressione del Samurai e tollerare quello che il Samurai non riesce. Il brano esplora così, con un dualismo di generi e ruoli, il tema del supporto reciproco che si stabilisce nelle relazioni, dove a volte siamo Samurai, altre volte Geishe.
Tigri è proprio questo: unire da una parte la tradizione della canzone italiana d’autore e dall’altra parte un eclettismo di suoni e arrangiamenti di generi diversi tra loro. I testi nascono invece da esperienze personali, filtrate da uno stile in bilico tra la metafora barocca e la descrizione cruda di eventi e situazioni.
“Ho scelto di truccarmi da geisha per trattare il tema della mascolinità tossica. Le canzone parla del rapporto una geisha e il samurai, che sono emblema dello stereotipo dei ruoli di genere: l’uomo virile e guerriero, la donna docile e sottomessa. In Geisha c’è il superamento di tutto ciò, c’è un samurai che si mette a nudo e se ne frega di apparire poco “maschio”, perché nelle relazioni vere tutto questo non conta“.
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