Dopo il tour dello scorso anno in seguito all’uscita del loro primo album Overnight, i Vanarin tornano per Dischi Sotterranei e Radar concerti con il loro ultimo lavoro ep2, in uscita oggi. Cinque brani che spaziano tra r’n’b, funk e pop.
Il sound della band è caratterizzato da una costante ricerca e contaminazione degli arrangiamenti, ma il tutto confluisce in un prodotto finale di stampo pop, con particolare cura delle melodie.
La band ha all’attivo un ep omonimo autoprodotto di cinque brani, pubblicato il 6 Gennaio 2017, e un album “Overnight” pubblicato per Woodworm. All’uscita dell’album è seguito un tour di circa 50 concerti aprendo ad artisti come Thurston Moore, Any Other, The Winstons and Fast Animals and Slow Kids, e calcando palchi di risonanza nazionale come il MI AMI Fest, Siren Festival e il festival di Radio Onda D’urto.
Vanarin traccia per traccia
Echi di anni ’70 (e prima) nella prima traccia del disco, la malinconia A Feeling No Longer Felt, con un buon groove e qualche sprazzo di Earth, Wind & Fire nei coretti.
Atmosfere più ovattate e fluttuanti quelle di Don’t Pick Me Up, caratterizzata da scelte sonore particolari e vintage.
Si falsetteggia e si romanticheggia un po’ all’interno di Her Heart, che illustra il lato più rosa del funky.
Un po’ più “seria”, a livello di mood, la seguente Orange Juice. Si chiude con Us People, più nervosetta e giocosetta delle precedenti, di nuovo in falsetto e piuttosto scintillante.
Buona la prova dei Vanarin, che si confermano come voce notevole e come collettivo in grado di scegliere le giuste direzioni sonore, ottenendo risultati estremamente interessanti.