Si chiama Non esiste una ragione il nuovo ep da cinque canzoni del cantautore Andrea Marchini, che abbiamo intervistato.
Puoi raccontare la tua storia fin qui?
La mia storia è la classica di un ragazzo appassionato di musica da sempre, fruitore di dischi e concerti, che da adolescente suona con gli amici nelle classiche festicciole o eventi locali, e poi in modo autodidatta impara a strimpellare la chitarra e inizia a scrivere pezzi. L’incontro con Marco Germani, dell’etichetta After Life di Vigevano, fa sì che alcuni di quei pezzi, scritti in inglese, diventino un ep, Music Trip, pubblicato nel 2016, e che la collaborazione sia proseguita con questo ep, di canzoni stavolta italiane.
Mi sembra che il fil rouge del disco, oltre alla tua voce, sia la chitarra. E’ un pilastro irrinunciabile del tuo sound?
Direi di sì, in virtù del fatto appunto che è lo strumento con cui le scrivo. Poi il vestito che dà Marco alle canzoni con gli arrangiamenti fa sì che vi sia molto altro, ma l’ossatura è quella.
Come nasce Anima controversa?
Mi fa piacere e mi incuriosisce che tu mi chieda proprio di questo pezzo, anche perché è uno dei più intensi dell’ep. Nasce giocando alla chitarra, con i vari accordi, e il testo è stato ispirato innanzitutto dal titolo, che è stata la prima cosa a nascere… un titolo che ho reputato significativo e che mi ha colpito molto. Da lì, le parole sono uscite da sole, anche con facilità direi.
Chi sono i tuoi capisaldi musicali?
Potrei citare tanti gruppi o artisti che ho seguito negli anni, ma per amore della sintesi te ne dico tre: Vasco, Oasis e Nirvana.
Possiamo vedere questo ep come un anticipazione di un futuro lp oppure è un lavoro a sé stante?
Lo vedo più a sé stante, perché i prossimi pezzi in cantiere saranno di nuovo in inglese, ricollegandomi all’ep precedente.
Andrea Marchini traccia per traccia
Si apre con un arpeggio di chitarra Non esiste una ragione, la prima traccia dell’ep di Andrea Marchini. La canzone si sviluppa su binari pop e cantautorali, mescolando suoni acustici e sintetici.
Scratch e basso che slappa invece sono le prime cose che saltano all’occhio in Tuttavia, piuttosto funkeggiante.
Si cambia tono con Anima controversa, una ballad piuttosto oscura e con qualche dose di rock.
Tre anni fa parte in modo suggestivo, si serve di una voce femminile in background e costruisce con pazienza.
Il disco si chiude con Oggi è un giorno, che parla di allergie alla normalità, con un drumming particolarmente robusto.
Le cinque canzoni dell’ep sono significative del lavoro di Andrea Marchini, capace di riversare tutte le proprie passioni nel disco.