E’ disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming Occhi, il nuovo album di Martino Adriani, anticipato dai singoli Divano, Tanqueray e Rospo.

Come nasce “Occhi”?

Diverse canzoni del disco son state scritte fra il 2018 e il 2019, periodo in cui ero di casa a Roma. Il resto è nato dalle ceneri del Covid, nei due anni successivi (a eccezione dell’ultimo singolo, Lampadina, che ho scritto e inciso in tempi recentissimi), in Cilento. In questo album mi son lasciato ispirare dalla potenza e dall’elettricità di certi sguardi… magnetici, intriganti, teneri, dolci, cupi, bugiardi. Ci sono gli occhi di tante persone nelle undici tracce: occhi che mi hanno commosso, che mi hanno fatto innamorare, che mi hanno ferito, che mi hanno dato quiete.

Il brano che ti rappresenta di più?

Ci sono posti del cuore e posti dell’anima da cui è difficile allontanarsi. E ci sono mostri difficili da domare. Mostri è il brano che mi sento più cucito addosso.

Raccontaci qualcosa in merito alla produzione del disco

L’album è stato registrato allo storico Natural Quarthead di Ferarra; la produzione artistica è firmata Manuele Fusaroli (negli anni producer di The Zen Circus, Bugo, Nada, Luca Carboni, Nobraino, Tre Allegri ragazzi morti, Mezzosangue) e Michele Guberti. Ho sempre avuto grande ammirazione per Manuele Fusaroli, guru della musica indipendente degli anni 2000, e speravo di arrivare prima o poi a lui. Grazie a una conoscenza in comune ci siamo sentiti telefonicamente, gli ho girato i provini voce e chitarra dei miei brani, gli son piaciuti e dopo un paio di mesi ero a Ferrara a registrare l’album. Lì ho conosciuto anche Michele Guberti, pilastro dello studio, anche lui produttore super e persona stupenda. E’ stata una grande esperienza!

Parlaci dei singoli

“L’amore che finisce” è il tema trattato nei due singoli che hanno anticipato Occhi, ovvero Rospo e Tanqueray. Anche Lampadina, ultimo singolo estratto, parla di turbolenze amorose. Ma diversi sono i vissuti di ogni brano e diverse sono le reazioni di fronte alla fine. Rospo descrive la malinconia di una relazione perduta.

L’assenza della “lei amata” si trasforma in tormento, in solitudine, in smarrimento. Il tentativo di recuperare il rapporto e le false speranze regalano angoscia. Non rimane che il rancore verso chi prometteva “l’America” ma poi si è presentata con un improvviso addio. Tanqueray racconta le varie fasi di una relazione senza lieto fine, da quella estasiante dell’innamoramento al gelo del distacco Quando la perfezione e l’idillio dell’incontro più appassionato e puro finiscono per risolversi in improvvise distanze, a cui segue l’amara nostalgia di un incanto passato e, ormai, evanescente.

E’ una canzone rassegnata e disillusa. Lampadina, invece, è canzone incazzata e beffarda, ed esprime un sentimento di rancore ma nello stesso tempo di rivalsa nei confronti di “lei che pareva essere la ragazza dei sogni ma poi si è rivelata un grande abbaglio.  Quando a posteriori ci rendiamo conto che la perdita di un amore può trasformarsi in una grande liberazione.

Pagina Instagram Martino Adriani

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