Torna Bandit con un nuovo album dal titolo Grigia, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un secondo album preceduto dai singoli CamerataLa nostalgia e Zarathustra, pubblicati tra novembre e dicembre 2024.

Il disco arriva dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit, Quando la luce grande della discoteca, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

Il giorno dopo la discoteca i personaggi diventano persone, e anche dopo la fine degli studi avviene un po’ la stessa cosa. La disillusione, lo scontro con un mondo del lavoro che è spesso la versione noiosa e triste di ciò che abbiamo studiato e che ci ha appassionato, la fine dei grandi sogni, delle grandi aspirazioni personali, e il senso di enorme perdita di fiducia nel cercare di cambiare una realtà che si offre come impenetrabile e ripetitiva, plumbea, come un edificio brutalista. 

Bandit traccia per traccia

Una serie di ansie e di paure si concentrano in Grigia, brano cantautorale un po’ oscillante che apre il disco. Un ritorno al mare per salvarsi dalle tristezze della vita quotidiana è l’orizzonte ideale della title track.

Più allegra l’aria che circonda Comizio d’amore, che racconta con scioltezza un rapporto con un lavoro che ha caratteristiche paradossali e ormai insostenibili.

Camerata declama alcuni dei capisaldi della destra, di allora e di oggi, con contorni surreali e irridenti, su sonorità vintage. Si torna più o meno al privato con una ballata come I sogni. Prospettive non proprio tranquille quelle future, che si consumano tra idee e suoni vagamente balcanici.

La scelta di mettere Motta di prima mattina, la complessità di Tozzi: alcune idee musicali e di vita curiose e scarsamente condivisibili occupano La nostalgia.

Dubbi sull’abbigliamento e una costante nell’arrivare in ritardo su tutte le rivolte della storia caratterizzano Il parka, con un’ondata di nostalgia che ha contorni politici ma anche riflessi umani piuttosto vividi.

Si finisce con immagini d’Oriente con Zarathustra: un Oriente turistico e ormai senza verità, alla ricerca di silenzio e oblio, fra Warhol e Bowie.

Non si preoccupa di suonare esageratamente contemporaneo Bandit, che imposta il disco soprattutto su esperienze di vita e pensieri maturati nel corso degli anni, con un aplomb cantautorale ma anche senza prendersi mai troppo sul serio.

Genere musicale: cantautore

Se ti piace Bandit ascolta anche: Godot.

Pagina Instagram Bandit

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