Medicine Show è il nuovo album, nonché secondo lavoro in studio, del quintetto milanese Brain Distillers Corporation, che propone un mix di rock, grunge e metal.
Il disco è uscito per The Jack Music Records e comprende undici tracce tra cui una cover di Man in The Box degli Alice in Chains.
Il nuovo disco è prodotto interamente dalla band, registrato e mixato dal chitarrista Francesco Altare preso il 33Hz Studio di Trezzo sull’Adda (MI). Il mastering è stato affidato a Riccardo Parenti di Elephant-Mastering Studio a Roma.
Brain Distillers Corporation traccia per traccia
Medicine Show, la title track, apre il disco con un’ondata di sonorità tra il grunge e lo stoner, coerenti e ruvide dalla prima all’ultima nota. Reaction rimane in territorio grunge, con chitarre pesanti e atmosfere oscure, ma anche con tratti piuttosto gridati.
Inizio heavy e ricco di chitarre per In the Land of Colours, che inserisce però anche qualche ansa più melodica. Giustamente tempestosa The Storm, che si avvicina alla produzione internazionale post grunge degli ultimi anni.
Basi di blues robusto e corposo quelle su cui poggia Convince Me. Si accelera in modo sostanziale con The Brains in the Van, con il basso libero di slappare.
Ecco poi la cover di Man in the Box, molto potente fin dalle prime note. La potenza non si esaurisce con la molto oscura ed elettrica Nezara Viridula, più vicina ai modi dello stoner.
A Time for Silence non è affatto silenziosa, anzi si muove in modo rumoroso sia quando alza la testa sia quando la tiene sott’acqua. Si torna ad atmosfere grunge con What is Real for You, mentre il disco si chiude con un’appassionata Syriana.
I presupposti sui quali il nuovo disco dei Brain Distillers Corporation è costruito sono piuttosto evidenti e noti. Piace della band la personalità nell’esecuzione e la coerenza di fondo.