Elisa Sandrini ha pubblicato Come un tic tac, il proprio esordio. Nata “col botto” il giorno di Capodanno del 1992 a Parma, a 10 anni studia pianoforte classico, a 20 si diploma al Conservatorio di Parma, poi studia flauto traverso, fisarmonica, per due anni faccio parte di una folk/prog/metal band (Kalevala HMS).
Elisa Sandrini traccia per traccia
Anna è la traccia d’apertura, musicalmente accostabile a una filastrocca, ma i tratti pur sognanti della canzone lasciano trasparire qualche realtà un po’ più cruda.
Qualche oscurità filtra, pur fra suoni per lo più dolci e accorati, anche in Anime nere, che presenta qualche contrasto sonoro e qualche momento di meditazione in mezzo a un contesto più affollato. Alla fine il pezzo si rivela quasi un appello (marxiano) a personaggi piuttosto sghembi.
Molto più enfatica ed evocativa Il tempo parla, intermezzo che lascia spazio a Come un tic-tac, title track agile e capace di mutare forma in corsa. La capacità di passare dal pianissimo al fortissimo e viceversa emerge in pienezza in questa canzone.
Con le mani senza Terra sembra invece voler mantenere una certa calma malinconica. Ma è soltanto un’impressione iniziale: il brano esplode, sfiorando il pop, con molta concitazione e potenza.
Si passa a Il colore del merito, molto gentile nei modi , molto meno nella sostanza delle cose cantate, tra le più immerse nell’attualità del disco.
Invece la modalità di Uguale a te è del tutto narrativa: gli archi sostengono l’introduzione, prima che il brano si allarghi anche a suoni elettrici. L’ultimo parte del brano è quasi una marcia d’uscita.
Lejos de ti sceglie lo spagnolo per una delle canzoni più “normali” (e francamente meno memorabili) dell’album.
Il disco chiude con Arcobaleno, costruita su sensazioni orchestrali, con pianoforte, flauto, archi a sottolineare una canzone che aspira alla pace ma racconta di un certo dolore.
Gli appigli e le influenze cui fa riferimento Elisa Sandrini sono sparse su songwriting italiano e anche straniero (possono venire in mente Kate Bush e Tori Amos). Influssi importanti che Elisa gestisce con saggezza e padronanza, non dimenticando di affermare prima di tutto la propria, spiccata, personalità.