I Katadeo tornano con un nuovo lavoro che profuma di Mediterraneo, sudore, danza e radici: Heka è il titolo dell’ep, un’opera che conferma la cifra del trio siculo, capace di intrecciare dialetto, elettronica e pulsazioni globali in un linguaggio sonoro unico e viscerale.
Esotyka è la nostra risposta danzante a una Sicilia vista solo come cartolina. Noi vogliamo restituirle la sua carne, il suo respiro, la sua voce
Katadeo traccia per traccia
Si parte dalle danze elettroniche di Cantu ‘n dialettu, che è un manifesto e anche una presentazione: ci si muove su sonorità che fanno riferimento al drum’n’bass ma anche alla dance, con movimenti spezzati che si fermano e ripartono, per finire in un loop prolungato.
Incomincia a insinuarsi qualche idea orientale in Ci fai casu, prima che il grumo centrale di concetti inizi un loop ritmico e incessante, a tenere alta la tensione del brano.
Con Esotyka si accolgono ulteriori istanze dell’Oriente, sempre espresse con infinite ripetizioni dello stesso concetto, in piccole spirali sonore che si avvitano su se stesse, e il basso che guida la danza. Nicchirinnau parte con un grido e poi si allinea su ritmi intensi e profondi, mescolando le voci di piazza e i richiami del mare.
L’idea di utilizzare dialetto, ritmi e sensazioni mediterranee riconvertendole con sonorità contemporanee è stata largamente esplorata negli ultimi anni, ma i Katadeo la portano a termine con particolare energia.
Genere musicale: world music, elettronica
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