Kitty, Daisy & Lewis, “Superscope”: recensione e streaming #TRAKSTRANGERS

kitty, daisy & lewis


kitty, daisy & lewisKitty, Daisy & Lewis hanno pubblicato il loro nuovo album Superscope, per Sunday Best Recordings [PIAS]. Dopo il successo di The Third (2015, Sunday Best Recording), il trio segna il suo ritorno con un album di dieci tracce che rispecchia l’approccio “autarchico” della band che come sempre scrive, arrangia e produce tutti i brani, rigorosamente registrati in analogico e con l’utilizzo di un’incredibile varietà di strumenti. Superscope continua sulla falsariga dei precedenti lavori e mette ancora una volta in risalto la capacità del trio di creare melodie soul, blues e rock’n’roll capaci di dialogare con disinvoltura con il pop.

Kitty, Daisy & Lewis traccia per traccia

Si parte da You’re So Fine, canzone blues con venature rock e R&B, in grado di trasmettere energia all’album fin da subito. Voce maschile per You’re So Fine, voci femminili per The Game is On, secondo un pattern che si sta diffondendo sempre di più (anche da noi). La seconda traccia conferma le propensioni vintage della band, con un pezzo dinamico e divertito.

Team Strong al contrario è una ballad di gusto soul, ma con i modi del blues e del rock, e con una tendenza ad allargarsi sul finale. Slave inizia in modo incisivo, grazie alla chitarra, poi ammorbidisce i toni anche grazie ai fiati, pur mantenendo un’aura molto 70s, quasi da blaxploitation. Qualche tono acido si inserisce anche in Black Van, soprattutto a opera di basso e chitarra, mentre il cantato opta per idee più allegre.

Si torna alla voce maschile per Love Me So, ballatona che sembra arrivare dal songbook di qualche band dal cuore spezzato degli anni Cinquanta. Stessa provenienza temporale, ma carattere decisamente diverso per Down on my knees, pezzo rockabilly con le chitarre in evidenza. Ritorna la calma con Just One Kiss, altro pezzo morbido e soulful, con pianoforte e archi.

Finta semicitazione zeppeliniana, Whole Lot of Love è un altro dei pezzi up tempo, svelti e leggeri, che al trio riescono piuttosto bene. Chiusura con Broccoli Tempura, coda strumentale con organo e chitarra che si confrontano in modo fluido, rincorrendo i cattivi come nelle colonne sonore dei polizieschi d’antan.

Riferimenti solidi, radici molto salde, una capacità di infondere vita nuova in discorsi già affrontati infinite volte: Kitty, Daisy & Lewis si confermano formazione di estremo interesse con un disco sfaccettato e riuscito.

facebook

 

Pagina Facebook

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi