Dopo i  singoli Punto di Energia e Animale Guida, concepiti come due storie legate e accompagnati da un unico video per la regia di Ivana Smudja (già al lavoro con Verdena, Marlene Kuntz, Arisa, New Candys e tanti altri) esce Falli a pezzi, il nuovo album de Lo Straniero, per La Tempesta.

Due voci, una femminile e una maschile, si alternano su tappeti di synth e campioni, bassi pulsanti, chitarre elettriche e acustiche. Prodotto da Ale Bavo e Lo Straniero, Falli a pezzi! è un collage di immagini della stagione appena conclusa. Un titolo che si presta a diverse letture: uno slogan propositivo, un’esortazione a fare a meno di pesi inutili, gabbie e fardelli, ma anche il racconto di un fallimento comune che costringe a ripensare il modo di vedere le cose.

Abbiamo riascoltato i beat del trip-hop e le sfuriate electro che volevamo tributare, le ibridazioni di band del passato e diversi artisti attuali che, con un approccio diy, mescolano elettronica e acusticoAbbiamo scremato finché sono rimasti pezzi apparentemente eterogenei, ma per noi legati da un filo conduttore molto definito: di fondo c’è una tensione che è possibile sciogliere, un buio che può diventare luce

Lo Straniero traccia per traccia

La tentazione di fuga più che il senso della vacanza (o il ciclismo) sono al centro di una molto malinconica Milano-Sanremo, per arrivare “dove nessuno sa chi sei”. Il disco si apre con una consistente dose di malinconia, appena stemperata da un sound che sa di influenze internazionali.

Un tantino più surreale il testo di Area di rigore, che si imposta su dialoghi serrati e su sonorità che fanno leva su un’elettronica tagliente, con un beat molto fitto.

Niente ti tocca parte più notturna, ma poi si apre in modo piuttosto determinato, parlando peraltro di una sorta di devitalizzazione dei sentimenti, mentre il sound si fa sintetico una volta ancora.

Si aggira con una certa lentezza Punto di energia, vagando piano presso idee fumose, alla ricerca di un posto dove stare, dove parlare, dove potersi amare.

La title track Falli a pezzi! arriva a portare di nuovo ritmo e atmosfere funk. Si torna alla voce maschile con Artistico serale, che si dipana tra prospettive scolastiche e connubi tra un pop piuttosto dreamy e idee che deragliano verso l’hip hop.

Più dialettica e contrastata la base su cui opera Soundvillage, che accoglie influenze disco e suona il più forte possibile. Altro brano molto curioso, ecco Plebiscito, molto corale e con una forte attenzione alle ritmiche.

Tempo di abbassare un po’ il volume, ed ecco infatti Animale guida, che si inabissa e si fa particolarmente intima, forse per la prima volta nel disco.

“C’è ancora tempo per noi?”: la domanda è posta in modo inequivocabile, ma le sonorità di Collezione primavera-estate, che chiude il disco, sono ondeggianti e ambigue.

Progetto sempre originale quello de Lo Straniero, che riesce ad avere una personalità distinta nonostante i cambi di sonorità e di vocalità. Del resto il disco conferma e dimostra apertamente la versatilità della band, che riesce a colpire a prescindere dai molti cambi di direzione affrontati durante il percorso.

Genere musicale: synth pop

Se ti piace Lo Straniero ascolta anche: Leader Negativo

Pagina Instagram Lo Straniero

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