Lui è Martiny, cantautore ventiquattrenne al suo terzo singolo, sempre più vicino a un promettente debut album in uscita quest’autunno per La Clinica Dischi. La passione per i gin tonic, un nuovo singolo dal titolo Tutto Male, occasioni perse, una voce nasale che ricorda Giorgio Poi, ma un universo intimo più straziante e decisamente più pop. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con questo promettente cantautore della nuova scena indie.

Un altro brano non proprio positivissimo. Da dove arriva tutta questa malinconia a 24 anni? 

Credo di dovermi svincolare dalla lettura di “Tutto Male” come un brano negativo, o estremamente malinconico; per me si tratta di un’ironica accettazione della realtà, che vivo ogni giorno. La consapevolezza di un presente franoso e di un futuro incerto non può che suscitare una reazione di disappunto, e credo che sia il prezzo da pagare quando si aprono gli occhi sulla verità, per quanto personale che sia. Ma una luce in fondo a questo tunnel di domande senza risposte credo di averla cominciata a vedere, e dopotutto sui ritornelli si balla; anche David Bowie cantava l’alienazione su “Let’s Dance”!

L’alcol sembra un tema ricorrente nei tuoi brani, perché secondo te? (puoi mentire)

Non c’è niente di meglio di un buon gin tonic. Una passione condivisa anche con i ragazzi dell’etichetta, forse per questo ci siamo trovati così bene. Il gin tonic ha avuto un ruolo fondamentale nella produzione del disco e nella composizione dei pezzi. Quindi è normale che ogni tanto venga fuori nei testi. Che è vero, spesso sono un po’ malinconici, ma in realtà cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ovviamente di gin tonic.

In sostanza, di cosa parla Tutto Male

Parla di quella frustrazione che hai quando ti penti di un’occasione persa, di un appuntamento andato male o semplicemente di una cosa non detta. E fai di tutto per non prendertene la colpa. Mi è piaciuto accostarci il surriscaldamento globale, che è un tema “caldo” in questo momento. 

E’ vero che il tuo passato musicale non è del tutto in linea con la musica che stai proponendo? 

Sì e no, magari ora mi sono avvicinato a sonorità pop, ma penso che tutto quello che ho fatto sino a ora confluisca in quello che scrivo. E secondo me sta proprio lì il bello, riuscire a metterci un po’ del mio background in queste cose. Alla fine penso di non aver mai davvero cambiato modo di fare musica, in realtà. E’ tutto molto spontaneo.

Cosa c’è nel futuro di Martiny? A quando un debut album? 

Beh, qualche uscita fuori porta questa estate e in autunno l’album, che uscirà per La Clinica Dischi. E’ un album che rispecchia abbastanza tutto il mio mondo, ed era la cosa che ricercavamo in studio. Non è stato né semplice né veloce, ma alla fine siamo rimasti molto soddisfatti del risultato. Consiglio di abbinare il primo ascolto a un buon gin tonic. Può aiutare.

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Signor Uffa

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