Maru è l’ultima uscita di Bravo Dischi (Colombre, Joe Victor) in campo indie pop italiano. Il suo album è Zero Glitter, anticipato dal singolo Giorgia.
Otto tracce tutte scritte di suo pugno,che affrontano tematiche personali con semplicità e ironia. Nato voce e ukulele, grazie agli arrangiamenti di Fabio Grande Zero Glitter ha ampliato il suo respiro, entrando in un universo musicale più elaborato e complesso.
Maru traccia per traccia
Si parte proprio dal singolo Giorgia, canzone a esplosioni controllate, con un sottostrato rock per strati superficiali molto pop e scoppiettanti
Problemi di sonno, synth e ritmi alti stanno invece alla base di Dove dormi, in cui si tratta di “divani e altre cose malvagissime”.
Bordeaux rallenta e ammorbidisce i toni, ha battiti profondi, allarga le proprie malinconie su un quadro molto sfumato.
L’ukulele intona i propri motivetti in apertura di Ordine, subito rafforzato da un beat serrato, e anche qui il sonno e i sogni diventano materia del contendere.
Battiti forti anche nella atmosferica Zero Glitter, title track piuttosto minimale quanto a suoni ma anche forte nei contenuti.
Via Oberdan presenta una serie di contrasti tra piano e forte, come contrastata può essere una relazione difficile, peraltro su panorami torinesi: “Stare con te è come starnutire in una biblioteca”.
Poi ecco I baristi, storia di scuse un po’ particolari, di cocktail, di ritmi itpop e di risse.
Il disco chiude con atmosfera: c’è una crescita vocale che porta avanti Lunedì è Martina, delicata ma impetuosa nei movimenti.
Abbiamo sottolineato più volte i contrasti contenuti nelle canzoni di Maru e un motivo c’è: per esempio che ce ne sono veramente molti, in un disco molto vivo e con testi di qualità.
Genere: indie pop
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