Il mondo addosso è il nuovo singolo di Mica. A un anno di distanza dal suo debutto con Nascosta, la cantautrice torna con un brano forte e che come un grido urla contro il mondo il proprio desiderio di libertà.
Il mondo addosso è quasi un grido di ribellione. Com’è nato questo pezzo?
Il brano è nato in un momento in cui mi sentivo abbandonata e incompresa, delusa da ciò che la società sembrava avere in serbo per me. Per persone come me anche i piccoli traguardi sembrano richiedere uno sforzo enorme, e dopo l’università tutto è diventato ancora più difficile, senza pause né respiro.
Ho provato a trovare il mio posto nel mondo del lavoro, convinta che fosse quello il mio obiettivo. Ma dopo tanti tentativi andati a vuoto, ho capito che non posso vivere secondo i tempi e i desideri degli altri. E che forse, certe porte si chiudono proprio per spingerci a cercarne di nuove, più nostre.
Usi l’immagine di una fuga d’amore per raccontare una necessità esistenziale. Quanto c’è di autobiografico in questa fuga?
Su una scala da 1 a 10, direi 10. Questa canzone è quasi una dedica, anche se nasce da un momento profondamente personale. È il riflesso di una sensazione individuale, quella di sentirsi schiacciati dal peso del mondo. Ma allo stesso tempo, riconosce che quando si è in due, nasce uno spazio di comprensione reciproca, autentico e profondamente intimo.
Nel caos dei pensieri, nella corsa imposta al futuro, finiamo spesso per perdere di vista ciò che conta davvero: i legami veri, che ci fanno sentire vivi. La soluzione quindi diventa scappare, per avere finalmente il tempo e il modo di concentrarsi su ciò che ha valore, su ciò che ci rimette in contatto con noi stessi, su chi ci fa sentire al posto giusto, a prescindere da quanto performiamo.
Hai detto che Milano rappresenta tutto ciò da cui vuoi evadere. È una città che ti soffoca o che, in qualche modo, ti ispira?
Milano è una città complessa. A differenza di quello che sento spesso dire, io la trovo bellissima e piena di possibilità. Quasi mi infastidisce quando la gente non riesce a coglierne il valore. Allo stesso tempo, so bene che non è una città che si lascia amare facilmente: non è per tutti. È facile lasciarsi trascinare dalla competizione, dalla corsa costante a chi arriva prima, a chi ha già tutto chiaro.
È come provare a far sentire la propria voce in un coro che tende sempre ad andare all’unisono.
Ma forse è proprio questo che la rende stimolante: ti costringe a cercare la tua verità, a difenderla e a volerla urlare a tutti. E nella musica, questo fa la differenza.
Dal tuo debutto con Nascosta a oggi, come senti che sei cambiata come artista e come persona?
Mi sento decisamente più libera, non più nascosta. È una sensazione che auguro a chiunque: sentirsi sulla propria strada e avere il coraggio di seguirla. Ci sono ancora cose che voglio migliorare, sia a livello personale che artistico. Per me, questi due aspetti sono strettamente legati, perché ogni crescita personale si riflette nella mia musica e viceversa. Sono sicura che, con il tempo e la dedizione, riuscirò a farlo. Artisticamente e personalmente, voglio sentirmi sempre in costante evoluzione.
Come reagisce il tuo pubblico quando ascolta le tue canzoni? Ti è mai arrivato un messaggio che ti ha particolarmente colpita?
Il mio pessimismo mi ha sempre aiutato a restare con i piedi per terra, proteggendomi da possibili delusioni. Ma questa volta, mi ha sorpreso: non mi aspettavo niente, e invece, soprattutto per Nascosta, ho ricevuti tanti messaggi, e molti davvero emozionanti. La sincerità ripaga sempre e io sono alla costante ricerca della mia verità che amo raccontare nelle canzoni.
Uno dei messaggi che mi ha colpito di più è stato quello di una ragazza che conosco di vista, che mi ringraziava per aver trattato un tema che non aveva mai sentito in una canzone, ma che spesso viene ignorato. È stato davvero bello sentirmi capita e sapere di aver dato un po’ di conforto a chi si è sentito come me.
Hai altri brani in cantiere? Possiamo aspettarci un ep o un album a breve?
Ho altri brani in arrivo e presto ne sentirete parlare! Sono davvero curiosa di scoprire le reazioni, perché sto lavorando tanto per definire la mia identità artistica. Ogni nuova canzone è un passo in più nel mio percorso, e sono aperta ad abbracciare il cambiamento. I temi delle mie canzoni rimarranno sempre introspettivi, ma ci sarà qualche cambiamento nelle sonorità, che sento sempre più vicine a chi sono veramente. L’evoluzione fa parte del processo creativo, e sono pronta ad esplorare nuove direzioni, a sperimentare e a vedere dove mi porterà.