Da oggi venerdì 19 febbraio sarà disponibile in digital download e sulle migliori piattaforme streaming Arancio (MPC Records), il nuovo ep del cantautore lombardo Mike Orange, finalista di Sanremo Rock 2020 e del Festival di San Nolo 2019. Il disco, anticipato dal video Segrate, già disponibile su YouTube, è il primo lavoro solista del cantautore ed è composto da cinque tracce che vogliono essere una dichiarazioni di intenti del progetto, basato su sonorità morbide e testi che parlano di cose importanti senza mai voler essere troppo pesante.
Arancio è un gioco di parole tra il cognome dell’artista e il colore, simbolo di armonia interiore, creatività e fiducia in se stessi e negli altri. Dal punto di vista dei suoni è un EP che ha la caratteristica di suonare live, con poche sovraincisioni e orpelli; è il primo approccio di una band con una formazione di derivazione rock, che non abbandona le sue inclinazioni, ma che cerca di trovare nuovi stimoli nel pop e nell’indie italiano di nuova generazione. I testi parlano di provincia e raccontano alcune storie quotidiane, che sono il punto di partenza per riflessioni più universali
Arancio è stato scritto da Michele Arancio (Mike Orange). Preproduzione a cura di Francesco Matano presso Musica per il Cervello di Caravaggio (BG). Registrazione e mixaggio a cura di Fabio Intraina presso il Trai Studio di Inzago (MI). Master a cura di Ric Zambly presso il Trai Studio di Inzago (MI). Cover art a cura di Giorgio Barbieri. Foto promozionali a cura di Federica Roselli. Hanno suonato: Mike Orange (voce), Giangiorgio Giallo (batteria), Simone Mazzola (basso), Alberto Ubbiali (chitarre elettriche e soliste), Dario Sorano (tastiere).
Mike Orange traccia per traccia
Il brano di apertura dell’ep è Kamikaze, un’apertura dolceamara, con un po’ di estate nelle vene, molto pop, tra tuffi, figuracce evitate e un po’ di ignavia.
Il Mare è il protagonista anche della seconda traccia, sempre piuttosto fresca, con una chitarrina acidella. Primo episodio intimista e pensoso è Menti, che introduce anche un po’ di falsetto. Nella seconda parte si sfocia in un rock piuttosto rumoroso.
Si prosegue con Statua, che ha un piglio molto svelto e qualche influenza sonora internazionale, di provenienza pop-folk. A chiudere, ecco il primo singolo, Segrate, come l’omonimo comune zona Milano Est, che trasmette malinconia e segue una linea di basso abbastanza blues.
Cinque canzoni di buona fattura e piuttosto varie, quelle messe nell’ep da Mike Orange, che dimostra di avere l’approccio giusto e anche una buona penna.
Genere musicale: pop
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