Il disco si chiama ∆GO, cioè avrebbe tecnicamente una delta maiuscola come prima lettera, eppure spesso è traslitterato come “Ago”: quello che tutti, per ignoti motivi, cercano nel pagliaio. Ma al di là di queste pinzillacchere, stiamo parlando del nuovo disco delle Lilies on Mars.
Nate e cresciute in Sardegna, Lisa e Marina si trasferiscono a Londra 15 anni fa per maturare la loro esperienza artistica: tra collaborazioni con Franco Battiato, cover degli Slowdive e lunghi tour in Europa e Stati Uniti, le due ragazze hanno pubblicato un primo album, Dot to Dot, nel 2014. ΔGO, uscito tre giorni fa, contiene nove canzoni di pop elettronico con varie influenze, per lo più di ottima fattura.
Lilies on Mars traccia per traccia
Stealing, che come la seguente Dancing Star è in free download a questo indirizzo, propone evoluzioni piuttosto cosmiche in un’elettronica dolce e con tratti di sensualità, prendendo qualcosa dal dream pop e mescolando il tutto con ritmi pulsanti ma non invadenti.
La già menzionata Dancing Star arriva con qualche palpito da dancefloor, ma senza disturbare troppo la serenità apparente dell’album. Più propriamente pop, con un vago sapore anni ’80, It Might Be, rapida e tutto sommato semplice.
Le ambizioni sono piuttosto diverse quando si viene ai panorami sonori di It was only smoke: atmosfere tra il marziano e il lounge e un passo lento e cadenzato. Modi molto più spicci quelli di From the Earth to Above, che oltre alle ovvie influenze shoegaze può ricordare certo indie pop anni 2000 (Belle & Sebastien o giù di lì).
Si sperimenta un po’ di più con sonorità e ritmi quando arriva Midnight Fall, che presenta anche un modo leggermente diverso di utilizzare le voci e i loro incroci. Passaggi sotterranei ed emersioni all’aria aperta contrassegnano Sympathize, ricca di contrasti e con una struttura non elementare.
Rachel Walks by the Sea alza i ritmi e si affida spesso ai sussurri, ma l’atmosfera è da synth pop piuttosto spinto, pur con un retrogusto vintage. Si chiude sulla lunga I’ve Got You, che ha un’introduzione molto lenta e notturna, foriera però di ulteriori evoluzioni. Evoluzioni che si materializzano sostanzialmente in un lungo assolo sintetico.
Nel complesso siamo di fronte a un buon disco, coerente, ricco di buone idee: le Lilies on Mars effettuano le proprie passeggiate spaziali con ottima personalità e sapendo per certo quali direzioni prendere.