Occhio alle spalle, arrivano I traditori: quartetto di provenienza romagnola composto da Leonardo Forcelli (batteria, tastiere, cembali, voce), Francesco Ricci (basso), Matteo Cavallini (chitarra, tastiere) e Federico Valgiusti (chitarra, tastiere, voce) il gruppo pubblica Novità, un ep da sei tracce piuttosto fitto nelle tematiche dell’indie pop internazionale, con tratti profondi di personalità propria.
Novità è stato registrato al Soundido di Bagno di Romagna (FC) da Massimiliano Amadori (Mazapegul, Opez, Daunbailò) con il contributo artistico di Davide Titano Gulmanelli (Jang Senato, Daunbailò) facendo un lavoro molto curato sulla fisicità del suono e le dinamiche.
I traditori traccia per traccia
Si parte con un buon movimento rumoroso in C.B., che senza muoversi troppo lontano dalle qualità di composizione della canzone d’autore italiana, sale notevolmente di colpi a livello sonoro, circondando il tutto con una robusta armatura rock’n’roll.
Si prosegue sul Parquet, già vista e sentita come video e singolo, un brano pop “dichiarato”, con brevi tratti elettronici, una certa velocità di base piuttosto spinta e buone dosi di ironia. In evidenza il giro di basso e un ritornello “pisare pisare” che riassume bene i contenuti del testo, visto che il verbo nel natìo idioma romagnolo significa “fornicare”, o qualcosa così.
Treno si propone su toni più contenuti, con qualche traccia di elettropop vagamente 80s, un battito piuttosto continuo ed elementi che qui tendono a mettere in rilievo soprattutto il cantato. Passerà al contrario non si trova a guardare troppo per il sottile: l’idea è di colpire e di correre fin dalle prime battute, di nuovo con uno sguardo non privo di ironia.
Si svisa su sonorità più epiche con Cosa scegli, tra assoli di chitarra e qualche idea western. A chiudere l’energia di Voltare in E45, ancora guidata da un battito energico e pronta a virare in elettrico ciò che in altri brani era presentato con l’aiuto dei sample.
Avere le idee chiare, nel mondo di oggi, oltre a essere una rarità è anche un vantaggio di non poco conto: a quanto pare I traditori hanno le idee molto chiare, sanno ciò che vogliono fare e mettono in opera ciò che sono in grado di fare, senza strafare ma anche senza lasciarsi ingabbiare in cliché e schemi precotti.
[bandcamp width=100% height=120 album=2355469142 size=large bgcol=ffffff linkcol=0687f5 tracklist=false artwork=small]Se ti piacciono i Traditori assaggia anche: Doc Brown, “A piedi nudi”