E’ appena uscito Music for plants, ultima opera di Jan Grünfeld. Le sette tracce del disco si basano su alcune improvvisazioni di chitarra elettrica e loop-machine effettuate dal musicista tedesco durante l’estate del 2014, su un ampio balcone di un’antica villa a Bad Muskau, un luogo idilliaco posto al confine tedesco-polacco.

Durante l’ultimo anno Jan ha completato l’album aggiungendo alcune sovra-incisioni di chitarra, contrabbasso, pianoforte e field-recordings. Music for plants è una joint-release in download gratuito di La bèl & Headphonica: puoi ascoltare e scaricare qui.

Jan Grünfeld traccia per traccia

Si parte con Sower, il seminatore, che in questo caso si serve di una chitarra elettrica dai suoni e dagli echi un po’ pinkfloydiani, incastrati tra riff ripetuti e ritmici.

La seconda traccia è Up!, con movimenti di chitarra che salgono, anche se non in maniera troppo impetuosa. Al contrario sono molte le tensioni che si ripetono e si riverberano, tutte nella stessa direzione, a cercare uno sbocco.

Come gentle Spring, come at Winter’s end si dipana sempre con tranquillità ma anche con qualche suono scintillante in più, a delineare un paesaggio vasto e molto pacifico.

C’è una certa aura post rock (qualche indizio di Mogwai) nelle morbide lentezze di Full Bloom, che minaccia l’arrivo di qualcosa di maggiormente sostanzioso. E qualcosa arriva: The Nightshade accenna sonorità industrial e le accompagna con un drumming di stampo jazz e con una voce robotica.

Le inquietudini svaniscono nella breve Youth Takes it’s Bow, vibrante il giusto ma sommessa. Ci sono i suoni della natura e il pianoforte invece a consegnare l’ultimo capitolo dell’album, Feel alife, che comunque mantiene i toni in un ambito molto contenuto, senza alzare mai nessuna delle proprie voci.

Del resto è tutto il disco che riesce a delineare un percorso coerente senza bisogno di sollevare nemmeno un sopracciglio. Magari un rametto o una foglia, ma un sopracciglio no. Il risultato è grazioso e piacevole, non stravolge per innovazione ma lascia comunque soddisfatti.

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