Pare che La Banda del Pozzo sia nata in un setificio, ma non è sempre di seta la musica che esce dalle mani di Ezio Castellano e Rosario Lo Monaco, fondatori del gruppo. Nati nel 2012 e cresciuti attraverso svariate esperienze, tra cui esibizioni dal vivo per le vie di Montmartre. Nel 2013 La Banda del Pozzo diventa un quartetto, con Santì Giannetto alla batteria e Andrea Grecchi al contrabasso.

Con la formazione al completo la Banda pubblica il singolo Gina girando anche il secondo videoclip ufficiale (anch’esso presente su youtube) con la regia di Luca Anello. Il brano, prodotto da Francesco Sarcina, leader de “Le Vibrazioni”, colloca la band in un contesto circense. Il 16 novembre la Banda pubblica il disco omonimo.

La Banda del Pozzo traccia per traccia

Si parte con una ballata parzialmente zingaresca, Freme Ancor, che mette sul tavolo i ferri del mestiere di cui la Banda del Pozzo si servirà, tra cantautorato, ironia, storie di frontiera e orizzonti lontani. Little Miss Sunshine, che si chiama come un curioso film americano del 2006, ma che mette sul piatto passioni e ironia anni ’60, soprattutto nel lato di pertinenza di Fred Buscaglione.

L’illusione ti fa bella si configura come una promenade ritmata ma morbida, curiosa e vogliosa di racconti fantasiosi. Piove a Milano disegna un contesto romantico, quanto a testo, ma la musica saltella con allegria e nostalgia. Pensami è un lentone con chitarra elettrica già presentato come singolo.

Stesso discorso per Gina, già citata e già presentata come singolo e video, allegra e sgambettante benché anche qui si parli di cuori infranti, sempre con mood da ’50/’60. Sempre figlia del periodo (e di Renato Carosone) anche Io mi difenderò, con retrogusti di zenzero.

La notte di San Giovanni ha ritmi marcati e un’ambientazione notturna, e inserisce un tantino di mistero nel percorso. Il mistero si dissovle nella solare Briochine Swing, strumentale dominato da chitarra e contrabbasso, che introduce alla finale Artie (e falla innamorar), dedicata al clarinettista americano Artie Shaw, in un pezzo ricco di sonorità jazz che porta con il pensiero ad alcune composizioni degli Avion Travel.

Un disco molto divertente, spiritoso senza esagerare, ma che mette in evidenza anche le numerose qualità musicali della Banda del Pozzo, vintage quanto si vuole, ma molto fantasiosa.

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