È disponibile in tutti i negozi e sulle principali piattaforme di streaming e digital download Universale, il disco di Rosmy, pubblicato e distribuito da Azzurra Music.

Questo primo progetto discografico della cantautrice, già vincitrice del Premio Mia Martini “Nuove Proposte per l’Europa 2016 è stato anticipato in radio dal singolo L’amore è rincorrersi. Abbiamo rivolto qualche domanda a Rosmy, subito dopo il video.

Su quali presupposti nasce “Universale”?

Universale nasce dal mio desiderio di raccontare un po’ il mio universo, un universo libero di muoversi senza limiti e senza tempo e nel quale vivo con ciò che mi fa star bene: la musica.

Si potrebbe dire che il disco sia una sorta di concept sulle varie forme d’amore. Hai tratto ispirazione soltanto dalle tue esperienze oppure hai “rubato” qualcosa anche da racconti altrui?

Vivo la musica come pura energia universale che abbraccia tante situazioni della vita in un’unica forza: l’amore, la sola che possa smuovere l’universo intero. Proprio come scriveva Dante, “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, diventata il sottotitolo del disco.

Con Universale voglio raccontare le tante sfaccettature dell’amore, compresa la solitudine, e l’indifferenza che sono la parte buia dell’amore stesso. Universale è la mia mia anima, ma è anche la traccia di tutto ciò che vedo e che vivo. Tutte le cose e le persone che mi circondano ogni giorno in questo universo complicato ma affascinante, sono per me da sempre spunto, fonte di emozione e di ispirazione.

Vuoi spiegare la scelta della cover di “Se mi sfiori”?

Quando ho vinto il Premio Mia Martini nel 2016 ho scelto di interpretare questo brano scritto nel 1976 da Pino Mango, mio conterraneo e interpretato dalla grande voce di Mia Martini. Un’emozione forte tanto da farmi innamorare profondamente di questa poesia in musica. Ho voluto contribuire nel mio piccolo a far rivivere e ricordare questi due grandi Artisti.

Vorrei anche qualche parola sull’omaggio con i Renanera alla tua terra, la Basilicata.

Sono sempre stata legata alla mia terra: la Basilicata, e ritengo che l’identità sia un’altra sfaccettatura dell’amore, che nel disco ho voluto rappresentare con la bonus track Ninna Nanna. Ho sin da piccola respirato melodie del passato, storie di miei avi musicisti girovaghi che suonavano l’arpa e il violino a New York, Parigi… e spesso ho sentito cantare questa nenia antica in dialetto lucano. E’ bello girare il mondo pur sapendo che c’è un posto che ti aspetta, questa è l’energia della propria identità e della tradizione come ritorno al passato, che ho voluto evidenziare con il gruppo Lucano i Renanera.

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