The Zen Circus: “Appesi alla Luna” è il nuovo singolo

zen circus

Tratti evidenti di malinconia e di introspezione, ma con ritmi crescenti, emergono da Appesi alla Luna, il nuovissimo singolo degli Zen Circus, uscito giusto poche ore fa. Ritratto in salsa portoghese di una notte di consapevolezze e miraggi.

The Zen Circus, “Appesi alla Luna” – il testo

Sfreghi le mani invece di applaudire
mentre la vita è solo un grande bar
è tardi la gente vuole dormire
uccidere la notte in tranquillità
pensavi di non essere nessuno
ma una finestra ricorda che sei sempre tu
hai barattato anche il dolore alla festa della fine della gioventù
come se non parlasse mai di te
una lingua che non capisci ancora
Ah guarda quanta gente
perché mai dovresti esser tu importante

Siamo accendini senza sigarette
siamo fame e sete
siamo dei gradini fra le salite e le discese
di un milione di miliardi di destini
appesi alla luna
sopra Lisbona

Il cielo è un tetto sopra le case
quindi alla fine non usciamo mai
e resti in bilico sopra i volti che scompaiono appena te ne vai
che fine hanno fatto gli occhi di chi non doveva ferirti mai
ma ti sembrava così vero mentre lo giuravano dentro i tuoi
come se non parlasse mai di te
il mondo che capisci solo ora

Ah guarda quanta gente
perché mai dovresti esser tu importante
Siamo accendini senza sigarette
siamo fame e sete
siamo dei gradini fra le salite e le discese
di un milione di miliardi di destini
appesi alla luna
sopra Lisbona

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