Venerus pubblica il suo disco di debutto Magica Musica disponibile in versione digitale e fisica (cd e vinile). Collegandosi al canale Twitch di Asian Fake (https://www.twitch.tv/asian_fake), i fan hanno potuto seguire con l’artista un lancio nello spazio dell’album, effettuato tramite un pallone aerostatico che ha portato con sé il sigillo di Magica Musica e una lettera con il messaggio “in cerca di forme d’amore nell’Universo”. Un “Viaggio Cosmico” (questo il titolo della diretta condivisa sul canale: https://www.dropbox.com/s/wql6owayfkb5j9b/exp_un%20minuto%203.mp4?dl=0) durato quattro ore e documentato con una telecamera che ha accompagnato con immagini le parole di Venerus mentre, insieme agli artisti che hanno partecipato al disco e che sono stati ospiti della diretta, ha raccontato il disco in uscita.

Un viaggio fisico ma anche emotivo che prosegue il percorso iniziato con un incontro sui generis con il primo astronauta italiano della storia, l’Ingegner Franco Malerba, che nel 1992 si lasciava la Terra alle spalle proprio mentre Venerus la raggiungeva, nascendo. Dai due è nata una conversazione – disponibile sul canale YouTube di Asian Fake https://www.youtube.com/watch?v=NE1HvuFUNIU – sulle visioni del mondo, il nostro ruolo nell’universo, toccando vari temi fra vocazione, scienza e  arte .

Il disco contiene contiene tracce, di cui dodici coprodotte con Mace, e vanta collaborazioni eterogenee: Frah Quintale, Calibro 35, Rkomi e Gemitaiz per quanto riguarda i featuring, oltre ai produttori Crookers, Tommaso Colliva, Vanegas, amanda lean & not for climbing.

Anticipato dai singoli Canzone per un amico e Ogni pensiero vola, in Magica Musica si trovano le molte sfaccettature di un artista che, sfuggendo alle etichette di genere, fonde sonorità soul e R&B all’elettronica, per un risultato complessivo che parla il linguaggio del pop in modo inedito.

Venerus traccia per traccia

“Cerco nuove strade per uscire da me”: e qualcuna ne trova Venerus all’interno di una sognante Ogni pensiero vola, che apre il disco in modo morbido.

Un po’ meno morbida Brazil, comunque appoggiata su nuvole sonore che qui e là mostrano qualche piccolo spigolo e qualche squarcio notturno.

Fuori, fuori, fuori… ha un passo moderato e un mood riflessivo e intimo, il che però non impedisce alla costruzione musicale e sonora di fiorire di piccoli dettagli.

C’è la voce di Frah Quintale che si prende subito la scena di Appartamento, in un duetto levigato ma appuntito, in cui due stili di malinconia diversi si confrontano.

Le campane e la presenza dei Calibro 35 trasformano Sei acqua in un percorso piuttosto sorprendente. Suoni r&b prendono il sopravvento, fino a una deriva prevalentemente strumentale, molto vintage e cinematografica, che prende la coda del brano.

Una certa solitudine si appoggia su sensazioni più intime e procede sottovoce. Solo dove vai tu si fa malinconica, con il contributo di Amanda Lean & Not for Climbing.

Insieme a Lucy crescono le sensazioni di marca soul, con i fiati che colorano lo sfondo e il basso che guizza agile. La citazione beatlesiana rende più prezioso un brano fitto di groove.

Con Eden, insieme ai Crookers, si torna ad atmosfere sognanti: un piccolo paradiso gorgogliante e bucolico, ma con l’autotune. C’è Rkomi dentro Namasté, che a dispetto del titolo si riscopre un po’ più fitta e un po’ più ruvida della gran parte del disco. “Non fosse per la musica saremmo pazzi”.

C’è poi il movimento fluttuante e morbido di Ck, seguito dall’intermezzo più seicentesco che cosmico di Cosmic Interlude.

Lacrima=piccolo mare ha dei piccoli rimbalzi gutturali nell’apertura, sviluppando le proprie tristezze con l’ausilio di tanti piccoli particolari e di un testo che dichiara: “Farei tutto per amore”.

Ecco poi Buyo, quasi mistica e piuttosto princeana nel suo incedere, con qualche sensazione galattica anche se ci pensa Gemitaiz a riportare tutto sulla superficie terrestre.

Canzone per un amico si fa dolce e zuccherosa, piena di ammirazione e confidenza. Si chiude con Luci, sommessa e ricca di echi, per un finale romantico e ipnotico.

Un universo fatto di suoni e colori, forse un po’ barocco qui e là ma estremamente interessante, quello di Venerus. Le collaborazioni si integrano perfettamente in un paesaggio creativo molto completo.

Genere musicale: pop

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