I fratelli Giovanni e Andrea Brugaletta condensano le proprie esperienze elttroniche in un progetto, Wosai, che ha incontrato il favore della Toys for Kids Records. Con una cover di Sampha, (No One Knows Me) Like the Piano di cui ti proponiamo lo streaming qui sopra, e un ep in preparazione, hanno scambiato quattro chiacchiere con TRAKS.
Potete riassumere la storia di Wosai fin qui?
Essendo fratelli si può dire che abbiamo sempre suonato insieme, a parte i periodi in cui non vivevamo nella stessa città. Verso l’estate del 2016 abbiamo iniziato a pensare in maniera seria a questo progetto, ma non sapevamo ancora bene in quale direzione muoverci. E’ stato a settembre che poi si è concretizzato il tutto, anche grazie all’incontro con i ragazzi della Toys For Kids Records.
Le vostre sonorità fanno riferimento all’elettronica internazionale contemporanea ma sembrano arrivare da più fonti diverse. Quali sono i vostri punti di riferimento?
Sì in realtà ascoltiamo principalmente musica internazionale, si può dire che spaziamo molto dal jazz al pop, cercando poi di amalgamare un po’ tutto al meglio. Non abbiamo dei veri e propri punti di riferimento fissi, ma dipende molto dal periodo. Per il disco a cui stiamo lavorando ci siamo ispirati molto a sonorità UK garage e post-dubstep, dischi come i primi EP di James Blake, o i Mount Kimbie. Quello che è bello e ci colpisce può essere sempre fonte d’ispirazione, due artisti che abbiamo ascoltato molto ultimamente sono stati, ad esempio, Sampha e Kaytranada.
Wosai: ci sono sempre dubbi e paranoie
Qual è stata la parte più complicata della lavorazione al disco?
Diciamo che la parte più difficile è creare un qualcosa che risulti omogeneo all’ascolto, e magari anche trovare un compromesso tra ciò che vuoi esprimere e ciò che al tuo ipotetico pubblico possa piacere. Poi, essendo all’inizio, ed essendo il nostro primo lavoro ci sono sempre un po’ di dubbi e paranoie. Non vediamo l’ora di avere un resoconto dal pubblico!
Come nasce l’idea di fare la cover del brano di Sampha che avete pubblicato sulla pagina Facebook?
L’ultimo disco di Sampha è stato uno di quei dischi di cui parlavamo prima, quindi in un momento un po’ morto abbiamo pensato di registrare in casa una cover di “(No One Knows me) Like the Piano”, rivisitandola un po’ a modo nostro.
Avete in preparazione un lavoro che probabilmente vedrà la luce dopo l’estate. Potete regalarci qualche anticipazione in merito?
Sì ci stiamo lavorando molto, le sonorità richiamano in parte lo stile della cover, inoltre dentro ci saranno diverse collaborazioni importanti. In fase di pre-produzione siamo stati anche aiutati molto da Simone Fedi, il nostro produttore discografico. Siamo molto soddisfatti di come sta venendo fuori.
Chi è o chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimate di più in questo momento e perché?
In Italia ultimamente stanno nascendo delle realtà molto interessanti, alcune sono già consolidate da tempo, e l’Italia è sempre più presente nel panorama musicale internazionale, il che è veramente una bellissima cosa. Ultimamente siamo rimasti molto colpiti da “A Thousand Skies” di Clap! Clap!, il suo stile ci piace molto.