Young Signorino pubblica il proprio disco d’esordio, Calmo. Ci sono stati cinque minuti in cui Young Signorino sembrava tipo il demonio della musica italiana. Se dovevi fare un paragone in negativo lui era “la pietra” perfetta: fa trap, è strano, ha le scritte in faccia, dice le parolacce, canta storto, fa i versi.

Non sono stati tantissimi quelli che hanno detto: aspetta un attimo, può anche darsi che dietro questa facciata stramba ci sia qualcosa di diverso, di altro, di interessante. Tra questi, Vinicio Capossela, che ci ha addirittura fatto un duetto.

Oggi non è diventato un lord inglese, ma ha affrontato un processo di trasformazione, peraltro piuttosto rapido, che lo porta su versanti completamente differenti. Forse perfino a essere accettato dal “grande pubblico”?

Young Signorino traccia per traccia

“Sto cacciando via i problemi dalla testa”: canzone dai toni notturni, Fumo e fuggo è già nota per essere stata uno dei singoli di lancio del disco. Pensosa in maniera dichiarata, suona quasi cantautorale.

Si rimane in ambienti oscuri anche con Fils de Pute, insulto in francese che si avvicina di più agli stilemi della trap, con un beat continuo e l’autotune, ma che conferma una certa fragilità emotiva.

Lacrime, che si asciugano sopra i face tatoo, è abbastanza rabbiosa, ma più nel testo che nelle sensazioni sonore che invece rimangono soffuse e quasi appoggiate lì con delicatezza.

Altra canzone di fuga, La via procede sempre all’oscuro, incentrata su un loop iniziale, ma anche su una speranza che è anche un racconto autobiografico su difficoltà superate e ostacoli saltati.

Il cappuccio in testa (ma anche le pare in testa) sono al centro di Calmo, title track che si nutre più o meno degli stessi ingredienti dei brani precedenti.

Ritmata e serpeggiante, ecco Mon Amour, orientaleggiante, ma anche in questo caso con l’esigenza di fuga alla base. La Luna mi guarda si ammanta di malinconie e nuove oscurità.

Ecco poi Jet che racconta di viaggi e di desideri: “Sai che io sono il tuo jet/ti posso portare a toccare le nuvole”. Un’aura di romanticismo del tutto impronosticabile.

Si chiude con una giornata divisa in due: i racconti del mattino contraddistinguono 22 settembre 7AM, una pagina di diario raccontata nei dettagli. Il lato oscuro dello stesso brano cambia leggermente ritmo ma non toni, con 22 settembre 7PM, con un manto malinconico che è omogeneo su tutto il disco.

Non era il demonio, sembra abbastanza evidente. Soltanto due anni dopo Mmh ha ha ha, le polemiche con il manager, gli scandali e tutto il resto, Paolo Caputo alias Young Signorino sembra cresciuto. Sembra Calmo, davvero. Forse anche un filo troppo.

Naturalmente il processo di trasformazione personale e anche di “guarigione”, per certi versi, merita tutto il rispetto. Certo qualche bizzarria in più, a livello sonoro e di inventiva, sarebbe stata apprezzabile, per mantenersi alti nel campo dell’originalità e dell’imprevedibilità. Ma forse per ricominciare a dipingere con colori strani era prima necessario cambiare la tela.

Genere: trap

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