1789, “Faro”: recensione e streaming

Disponibile su tutte le piattaforme digitali, Faro è l’ep d’esordio dei 1789, progetto garage di Gianluca Danaro e Domenico Migliaccio, duo già consolidato nella scena alternative rock come Sadside Project. L’ep è stato anticipato dai singoli AlderaanLoot e Eva-02.

Faro segna per il duo il passaggio dall’inglese all’italiano e un ritorno verso sonorità più sature, colorate da un importante uso dei synth e impreziosito della collaborazione di Roberta Sammarelli (Verdena), che suona il basso in Alderaan. L’ep presenta spunti spiccatamente emo, un elemento che restituisce al suono della band un’impronta più diretta e viscerale, mentre un massiccio uso della distorsione si colora tramite un ampio range di synth aperti.

“Faro” è il frutto di cinque anni di sperimentazione e ascolto in comune di gruppi come Weezer, PUP, Disasterpeace, The National, The Strokes, Afterhours, Gazebo Penguins.

1789 traccia per traccia

Le cose che rendevano felici si sono perse in Loot, rumorosa e distorta dichiarazione di indipendenza, consumata fra sussurri e grida, un drumming potente e un battito rampante.

Ecco poi Alderaan, in cui il basso di Roberta Sammarelli traccia la linea per un brano potente e molto pieno, ricco anche di alterazioni vocali e con qualche synth geometrico che emerge qui e là, nel cuore della battaglia.

Sistemi fragili e un ritmo ragionato fanno emergere un po’ per volta Biff Tannen, brano corale che conserva la potenza ma la scarica un po’ per volta.

La promessa parte da un piccolo battito e sviluppa gradualmente un senso di malinconia generale ma anche una tempesta sonora e una confessione di paura finale.

Più regolare il percorso di Dente del giudizio, discorso sulle consapevolezze ignorate e sul sangue necessario per fare qualcosa di speciale.

Molto baldanzosa Eva-02, che pure esprime qualche disagio qui e là, soprattutto nei momenti calmi del brano. Si chiude con un lentone d’altri tempi: L’ultima volta accoglie anche una voce femminile (a me ignota) per sviluppare un brano che parla di un mondo diverso che non esiste più.

Magari non è la Rivoluzione (francese o sonora), magari non è la presa della Bastiglia. Ma l’esordio dei 1789 convince parecchio: suonato con convinzione e ottime idee, ricco di varietà e di buone canzoni, si inserisce una scia di rock alternativo italiano molto fertile e promette di offrire ulteriori ottime novità in futuro.

Genere musicale: rock alternativo

Se ti piacciono i 1789 ascolta anche: Gazebo Penguins

Pagina Instagram 1789