Chiara Monaldi, “Futuri qualcosa”: recensione e streaming

Futuri Qualcosa è il primo disco di Chiara Monaldi, prodotto da Fabio Grande e pubblicato da Bravo Dischi (Colombre, Joe Victor, Mai Stato Altrove).
Anticipato dal singolo Compleanni e dal video di Ora Pura, l’album di debutto dell’artista romana segue la parabola di un amore: l’incontro, la leggerezza, la distanza, le incomprensioni e poi il saluto. Le fasi dell’amore diventano il pretesto per capire a che punto si è nella propria vita rispetto a ciò che si desidera.
“Futuri Qualcosa – racconta Chiara – nasce dalla collaborazione con Fabio Grande a cavallo tra l’inverno e la primavera del 2017. Il mio ep “Una settimana difficile” segnava il mio esordio alle prese con temi legati ai vent’anni, il rapporto con la crescita, il futuro, la mia città, Roma. Se nel primo lavoro anche i suoni sottolineavano questa fase acerba e diretta attraverso arrangiamenti essenziali tra chitarra elettrica e basso, il mio disco di debutto vuole rappresentare invece un passaggio definitivo alla maturazione artistica e personale”.
Chiara Monaldi traccia per traccia
L’album apre sul classico: pianoforte, melodia, qualche sensazione un po’ jazzata si fanno largo su Compleanni, brano d’apertura.
Ballata con pianoforte e moltissima melodia, ecco poi Ora pura. Molto morbida anche Futuri qualcosa, la title track, che però sviluppa un percorso un po’ meno minimale con l’andare delle battute.
Ogni giorno come agosto accelera i ritmi e si fa estiva, in una celebrazione d’amore imprevisto. Idee del tutto diverse per la notturna Sul confine. Sensazioni d’amore finito invece permeano tutta quanta Lacrime e ramen, con archi a distesa.
Si torna sul morbido e anche sul classico con L’attesa, canzone placida alla ricerca di guarigione. La magnolia è un breve brano di chiusura, sempre in nome della dolcezza.
Idee lucide per Chiara Monaldi, che confeziona otto canzoni pulite e levigate, corroborate dal pianoforte e ricche di idee.