Dopo aver dato un assaggio dell’album, ecco per intero fusion., il nuovo disco firmato da Davide Shorty. All’interno dell’album troviamo collaborazioni con artisti del calibro di Roy Paci, Koralle – side project di Godblesscomputers -, Dj Gruff, Serena Brancale, Sans Soucis, Gianluca Petrella – trombonista italiano jazzista di fama internazionale -, Amir Issaa, Davide Blank, Tom Ford, Emanuele Triglia e Alessio Bondì.
“Qualcuno mi disse in una diretta televisiva che sono “fusion”, ci ho riflettuto tanto e probabilmente è proprio così” – commenta Davide – “non perché il mio genere sia effettivamente fusion per definizione, ma perché sono una fusione di tanti generi e influenze, e la mia identità è proprio nella mescolanza. Aver scelto questo titolo non è affatto una provocazione, ma un dato di fatto, pura accettazione. E’ un disco suonato, scritto, rappato e cantato per necessità, in un periodo dove per noi artisti la creatività è stata l’unica salvezza. Sono infinitamente grato a ogni persona che ha reso possibile la realizzazione di questa raccolta di brani, che sono veri e propri frammenti di anima. Non vedo l’ora di farvelo ascoltare dal vivo!”
fusion. contiene Regina, brano che Davide Shorty ha portato sul palco dell’Ariston nella sezione “Nuove Proposte” della 71^ edizione del Festival di Sanremo, classificandosi 2° e vincendo il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla sezione “Nuove Proposte”, il Premio Enzo Jannacci NUOVO IMAIE 2021 e il Premio Lunezia per Sanremo 2021 per il valore musical-letterario.
Davide Shorty traccia per traccia
Monocromo. apre il disco con una cascata leggera di soul appena iniettato di hip hop. La voce di Davide è al centro del discorso, attorniata da sonorità minimali e lineari.
Ma non è tutto morbido: Tuttoporto parla di razzismi in politica (e non ), con un obiettivo (verdolino) abbastanza facile da riconoscere.
Un po’ più tranquilla e privata la discussione alla base di Cervello in fuga, sempre tranquilla nei modi ma solida nei concetti, accompagnata da Koralle (side project di Godblesscomputers).
Si scratcha un po’ all’inizio di Non si mangia una canzone, che parla, con molto funk, di intenzioni, di professioni e sogni, poi realizzati, in compagnia di DJ Gruff e Gianluca Petrella.
Hip hop e flusso di coscienza si riversano dentro Cioccolato denso, soffice e un po’ vintage. Appena prima della metà del disco arriva Regina, ben noto singolo portato all’Ariston, che elabora concetti amorosi su sonorità r&b elaborati con maestrìa.
Con Amir Issaa e David Blank si affrontano questioni riguardanti il razzismo all’interno di Non respiro, con riferimenti evidenti a ben noti episodi di Oltreoceano, benché da questa parte dell’Atlantico il fenomeno sia tutt’altro che assente.
con/fusion. arriva appoggiandosi sui bassi per parlare di attualità, arte, erba, televisione e parecchio altro. Domenica, con Emanuele Triglia, parla di terrorismi e spari, anche se l’ambiente è soft e forse si tratta soprattutto di metafore.
Prima che faccia notte appartiene alla parte sì notturna ma molto animata del disco, tra sostanze di vario genere, sensi di colpa e “regali nascosti”.
Sans Soucis partecipa a Battiti in parole, trasformandola in duetto dolce ed equilibrato. Anche Impressione propone un confronto con una voce femminile, quella di Serena Brancale, ottenendo ancora armonie interessanti, qui in ambiti più vintage.
La chiusura è riservata alle atmosfere jazz di Abbannìa, che accanto ad Alessio Bondì e Roy Paci si allunga e si distende con libertà, con un testo molto free in dialetto.
Con tutto il rispetto per chi ha portato a casa il trofeo, Davide Shorty ha “vinto” Sanremo Giovani, affermandosi largamente come il miglior talento, sia per respiro contemporaneo sia per prospettive future, sul palco dell’Ariston.
Ma non si vive di solo Sanremo, e infatti Shorty mette lì un disco maturo e completo, (troppo?) pieno di featuring, che comunque testimoniano del rispetto dei colleghi, con cui peraltro ha sempre dialogato da pari a pari. Ma senza smarrire una personalità molto forte, almeno quanto un talento difficile da tenere nascosto.
Genere musicale: soul, r&b, hip hop
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