Vitamine è il nuovo disco di Dieci, esordio di Roberto Grosso Sategna, già membro dei Drink To Me insieme a Marco Jacopo Bianchi e musicista live negli ultimi tour di Cosmo. Vitamine è composto da dieci brani che descrivono con ironia e naturalezza la complessità degli esseri umani e che, alternando elettronica, cantautorato, french touch e reggaeton, rappresentano appieno il desiderio di Dieci di esplorare generi diversi e farsi contaminare dalle influenze artistiche più disparate, mettendo insieme mondi apparentemente lontanissimi, ma riuscendo a trovare tra questi un equilibrio nuovo, curioso e inaspettato.
Dieci traccia per traccia
Qualche incubo e molta morbidezza in Coperta, brano che introduce il disco con modi molto pop.
Ritmi più accelerati per Africa, colorata e un po’ tribale, che diffonde le proprie esplorazioni fantasiose su tutto il globo.
Molto soffice e un po’ rimbalzante Into the Wild, di nuovo sognante e un po’ immaginifica.
Ci sono poi i cerchi blu di Mirò, accompagnati da un po’ di synth e da molta leggerezza, anche nell’insistenza di una richiesta.
Colori e sensazioni marine anche nei castelli di sabbia di Isola, che prosegue nel viaggio. Un po’ di Vasco emerge dal cantato di Scogli.
Piccola farfalla nostalgia si fa un po’ vintage ma con modi danzerecci e un po’ 80s, risultando nel pezzo più mosso del disco.
Ritmi appuntiti anche quelli di Gelosia, in cui si insinua un po’ di reggaeton, ma dal lato malinconico.
Rose allucinate e un po’ di bossa dentro Le leggi di natura, tra il bamboo e l’orto dello zio. Si chiude con Le sottrazioni, che torna al synth e a un umore piuttosto mesto.
C’è molta semplicità nella poetica di Dieci, a volte anche un filo troppa. La sincerità degli intenti dà vita a un album coerente dal punto di vista testuale e musicale, che però di rado regala qualcosa di veramente nuovo.
Genere musicale: itpop, synth pop
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