Secondo me, anticipato dai singoli La fine del mondo e Come me, è la seconda autoproduzione dei Diecicento35. Il titolo di questa nuova produzione prende spunto dalle parole che, in questi due ultimi
anni, sono state più volte pronunciate dalla band: in sala prove, durante la pausa caffè, nei numerosi viaggi, nei pre e nei post concerto.
Il disco riunisce dieci canzoni di pop schietto e attuale, spesso molto rapide e anche aggressive. I Diecicento35 sono Carola Rovito, Lorenzo Bulgarini, Marco Bressello, Gabriele Bianchini e Jacopo Angeleri.
Diecicento35 traccia per traccia
Si comincia con un pop fresco e mosso: Bungee Jumping parla di salti e di viaggi, con un drumming che punteggia un discorso fatto di molti synth.
Un po’ di déja vu e memorie d’infanzia in una triste ma combattiva Come me, con qualche sensazione quasi soul nel cantato.
Nuvole all’orizzone de La fine del mondo, melodica e morbida, che rimane a metà fra intimità domestiche e voglia di emergere.
Si parla ancora di letti e di lenzuola in Senza di me, ma il discorso qui è molto più appuntito, sia dal punto di vista sonoro sia per quanto riguarda il tema trattato, cioè la gelosia.
Uno scatto e via con Polaroid, che ha ritmiche da power pop ma è cantata abbastanza sottovoce, provocando contrasti qui e là.
Schermaglie sintetiche all’inizio di Cos’è che resta, che poi evolve in un posto ricco di luci e ombre, con qualche turbamento interiore.
Si parla di cambiamenti in Cadono, che alza qualche coro e rende un po’ più soffice l’aria.
Al contrario si accelera di nuovo con Nonostante, con drumming robusto e qualche attitudine tagliente. Anche Trap si rivela muscolare e combattiva, pur con la voce di Carola ad addolcire il tutto.
Finale da (finta) ballad con Niente di speciale, che pur con modi “vintage” fa in modo di risultare, a tratti, piuttosto rumorosa.
Non è con l’idea di stravolgere il mondo del pop che i Diecicento35 hanno pubblicato questo disco. Ma tutte le canzoni dell’album hanno idee, inventiva, soluzioni felici e anche un certo spirito combattivo, il che porta a un lavoro significativo e godibile.