Soffice e resistente: in questo inizio dicembre arriva Gommapiuma, il nuovo album di Giorgio Poi pubblicato per Bomba Dischi / Island Records. Figlio della quarantena dello scorso anno, in cui le fragilità del singolo si sono sovrapposte a quelle dell’intera specie, questo lavoro ha provato ad attutire il colpo, ha protetto dagli urti il cuore, ha messo sul tavolo i timori e ha provato a tenere insieme i pezzi.
Arrivato al suo terzo album, Giorgio Poi continua a raccontare la sua dimensione sospesa a colpi di chitarra, regalando a questi otto nuovi brani un abito ricco di dettagli e sfumature che ben si sposano con le morbide riflessioni e la sua voce inconfondibile, sempre alla ricerca della poesia e dell’emozione.
Giorgio Poi traccia per traccia
Ti regalerò gli unici guanti che ho
La fantasia disegna lo sfondo della prima traccia, Rococò: parla di regali, della difficoltà di scegliere qualcosa di bello che possa dimostrare, almeno un po’, l’amore. Fin dalle prime note si resta sospesi, ci si lascia cullare dalla rassicurante presenza che un po’ consola e un po’ mette il dito nella piaga. Da me non ti aspettare niente di che, che poi si sa già che si finisce per rimanerci male.
I pomeriggi passati a pensare / a soffiare sul vento / che se non cambia si mette male / che sta arrivando l’inverno
Primo singolo estratto, ecco I pomeriggi: una fotografia di un inverno che sta per arrivare, tra ombre lunghe e vento che spettina. Giorgio Poi racconta: “Pure se ti metti a soffiare sul vento l’inverno arriva lo stesso. Non è un invito al fatalismo, quanto ad accettare quello che non si può cambiare”. Una malinconia che arriva all’improvviso e che ha il fascino tagliente di un tramonto invernale.
Noi ce ne andremo lontano e torneremo per cena / ma farà buio tardi, sarà già primavera
Unico feat. dell’album e con la partecipazione incantatrice di Elisa, è la volta di Bloody Mary. Emozionante e appassionata, è la fusione di due voci e due anime che si incontrano in una dimensione sospesa e si intrecciano, mentre le gambe tremano al pensiero della costruzione di un amore.
Gommapiuma, la title track, è un pezzo strumentale in cui Giorgio Poi si mostra solo come musicista: “Quest’anno mi sono regalato un sax soprano e avevo molta voglia di suonarlo“, racconta lo stesso artista.
Porti la tua fotografia nelle ambasciate / bussi alla porta di città inventate
Giorni felici è ispirata all’omonimo libro a fumetti dell’illustratrice ZUZU, che ha anche curato la copertina ufficiale del singolo. Un’altro brano, un’altra storia: si parla di fuga, di partenza, di speranza e di tenacia. I suoni restano sospesi tra il classico cantautorato e un’elettronica che sostiene senza sovrastare.
In un abisso di mille colori e promozioni sensazionali
Ancora nostalgia in Supermercato, il luogo in cui può accadere di perdersi tra gli scaffali ricordando momenti e cercando di tenere testa e cuore sulle spalle. Fare la spesa in due e poi trovarsi soli nelle stesse corsie, davanti ai cereali e ai sottaceti, cercando tra i colori e le offerte qualcosa a cui aggrapparsi.
L’amore è un meccanismo a incastro / l’ho capito adesso / Io faccio quello che posso / come un ventaglio ad agosto
Barzellette è un insieme di frammenti, immagini, sensazioni, risate prima che il mondo decida di farci a fette. Un pezzo che è nato senza scopo ma con un’urgenza, che arriva sul finale e che merita più di un ascolto.
Con le mani sugli occhi / basta allentare le dita e la notte è finita.
Moai accompagna alla fine del viaggio l’ascoltatore. Il brano è stato il primo a essere composto, a marzo 2020, e l’ultimo a vedere la luce nella sua forma definitiva. L’idea di fondo è rimasta chiara: alla fine arriva sempre il giorno, anche se la notte è più lunga e buia del solito.
Davanti a noi ci sono giorni affilati come rasoi, ma Giorgio Poi riesce sempre a rendere più morbido l’atterraggio, come la gommapiuma sa fare con gli oggetti fragili e con le anime delicate.
Genere musicale: itpop
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