Ground Control, “Untied”: recensione e streaming

Untied è il disco d’esordio dei Ground Control, psycho-stoner band emiliana che trae evidente ispirazione “ideale” da Bowie ma anche dal mondo della cinematografia.
La band di Montecchio Emilia (RE), nasce in un bar del centro verso le ore 19 del 10 gennaio 2017, esattamente a un anno di distanza dalla morte di David Bowie. Da qui l’idea e l’omaggio di Ground Control e lo spunto per iniziare a sperimentare con arrangiamenti spesso estremi di brani di Bowie e Reed.
Non tardano ad arrivare riscontri positivi per i quattro musicisti già noti nella scena emiliana (Hollywood Vampires, Luca Serio Bertolini and the Yonders, Rockout), il progetto in breve ottiene consensi di pubblico e social.
Dopo il battesimo nei vari live club emiliani, inizia la stesura del repertorio inedito che viene registrato a marzo 2018 presso gli Audio Brothers Studio di Bologna e successivamente mixato a masterizzato presso il Vox Rercording Studio di Reggio Emilia; la band sarà finalista nazionale a SanRemoRock e Rock Targato Italia 2018, vincitrice del premio FuoriOrario del Circolo Taneto di Gattatico RE dove nella stagione 2018/19 aprirà a un artista big del panorama internazionale.
Ground Control traccia per traccia
Si parte dal singolo Kaputt Mundi, brano che parte da un sample di Benigni ma che certo non si risparmia in termini di energia.
Primo omaggio a Bowie, ecco poi Major, over il major in questione è Major Tom, protagonista di Space Oddity (e di altre successive avventure), qui alle prese con pianeti alternativi, mentre la band gli confeziona un abito stoner.
Altri riferimenti alla musica del passato sono presenti anche in Utube killed the Video Star, elettrica, nervosa e un po’ isterica.
Domani è un posto freddo decelera di colpo e si immerge in atmosfere cupe, anche se la seconda parte della canzone accelera e scarica di colpo le frustrazioni.
La quasi title track Untied the Horses si basa su un’accelerazione progressiva basata soprattutto sul drumming, ma anche su metafore di scioglimento e liberazione.
Ritmi controllati ma equilibri instabili quelli di First Fire, ambigua e molto elettrica. Armeggia da lontano Italiani Brava Gente, per poi lasciare le briglie nella seconda parte.
Ecco poi la cover di Absolute Beginners, non molto “estrema”, piuttosto ridotta all’osso. Si chiude con Il giorno mi consuma, tra le più robuste del disco, per un finale piuttosto esplosivo.
Pur flirtando molto spesso con le ispirazioni che arrivano dai decenni musicali precedenti, i Ground Control si muovono in territori del tutto contemporanei con disinvoltura e notevole forza d’impatto.