In Arte Gibilterra, “Porno & Rancori”: recensione e streaming

Una Stefania Sandrelli decisamente vintage sta in copertina di Porno & Rancori, il debut album di In Arte Gibilterra. Pubblicato su etichetta Limonata Dischi, l’album è il manifesto beat pop del cantautore romano Gian Marco “Jimmy” Massari.
Sette i brani che compongono il disco, tra cui i singoli Cornice e Cosmopolitan rilasciati nei mesi scorsi e divenuti virali sul web per l’immaginario erotico e provocatorio evocato dai rispettivi videoclip.
“Porno & Rancori – spiega In Arte Gibilterra – è un cocktail di esperienze, di amori sbocciati e appassiti, di sesso, ma anche della mia inadeguatezza a creare qualcosa di solido, dell’invidia verso la “normalità” che vedo ovunque ma che non riesco a trovare in me, della mia fuga nei letti altrui per cercare qualcosa che probabilmente non troverò mai”.
In Arte Gibilterra traccia per traccia
Tappeto sonoro morbido e un po’ di malinconia con Quasi 18, che parla di pasticche nella Sprite e di risposte che non arrivano.
Il pianoforte e alcune prospettive differenti di nudità trovano posto in Cornice, che dibatte su quando lei piaceva di più o di meno.
La malinconia di Cosmopolitan è alcolica ma anche molto sintetica, canzone che cerca spunti per ripartire da zero.
Si rimane in ambiti alcolici anche con Vino Rosso, che ha sonorità piuttosto minimali, dedicati a una lei vestita di “pizzo e ansie”.
Pianoforte e toni piuttosto cupi quelli di Terrazza, altro rapporto pop e contrastato, pieno di piccoli colpi di testa.
“Tu ricordi Lara Croft/Io un pugno di insetti” è frase piuttosto indie che sta fra i pensieri zozzi di Madagascar, molto synthetica.
Disinteresse per il parquet e per Saint Tropez sono fra gli elementi che saltano agli occhi in Ex Dogana, chiusura del disco.
Il pop di In Arte Gibilterra è frutto di scelte sonore molto sensate e di testi cantautorali che spesso colgono nel segno. Ne risulta un esordio convincente e collocato bene in vista nel flusso sempre più copioso dell’indie pop contemporaneo.