TRAKS oggi ti offre un’anteprima particolarmente gustosa: si tratta di Selftitled, il primo ep degli Insects Theory, duo modenese composto da Giorgio Bandieri e Giovanni Fiorani, lavoro autoprodotto con uscita “ufficiale ” il 1° dicembre 2017.
Spinti dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare, nella loro musica mescolano elettronica, trip-hop e rock , formando così un coacervo di emozioni e suoni nuovi. Tra le loro influenze si possono menzionare Crystal Castles, Nine Inch nails, New Order, Nick Cave, God Is An Astronaut e Death Grips.
Insects Theory traccia per traccia
C’è un senso di isolamento alla base delle sensazioni trasmesse da Fire Trap, la traccia di apertura dell’ep. Con un attento mix di elettronica e strumenti analogici, la band fornisce un background minimale adatto a far emergere le qualità del cantato. Al contrario, lo strumentale The bird that spoke too much si rivela fin da subito più invasiva, con battiti ripetuti e rumoristica al limite del noise.
Ecco quindi Wings, che torna al cantato, ed è un cantato tranquillo quanto a ritmi ma inquieto per quanto riguarda il mood. Si prosegue su cammini oscuri con Bluemam, che esplora le frontiere del trip hop affidandosi a contrasti luce/buio piuttosto evidenti.
Il disco si chiude con 4, scelta anche come primo singolo, non tanto per qualche qualità mainstream, quanto perché rappresentativa di quell’alternanza di pieno e di vuoto, quel disegno sonoro sottile ed efficace che contraddistingue tutti i brani dell’ep.
La ricerca degli Insects Theory parte con il piede giusto: l’assaggio delle qualità del duo fornito dalle cinque canzoni dell’ep mette in evidenza la capacità di raggiungere un buon equilibrio sonoro senza rinunciare a qualche scelta pop.
[…] RECENSIONI: Audiofollia – Traks […]