Nato a fine 2016, John Malkovitch! è un progetto strumentale in cui ogni componente della band ha parte attiva nella creazione del sound dell’album d’esordio: The Irresistible New Cult of Selenium.
In soli sei mesi la band ha prodotto il proprio primo lp, composto da quattro brani per una durata di quarantasette minuti. Uniti dal fil rouge del post-rock, John Malkovitch! è una band formata da: Manuel Negozio al basso, Luca Santi alla chitarra, Francesco Tiberi alla batteria e Leonardo Tommasi alla chitarra. Registrato e mixato da Giorgio Speranza (UTO) e Matath Yah (124C41+) ai Busthard Studios di Terni in presa diretta.
John Malcovitch! traccia per traccia
Il disco sembra prendere suoni che partono da molto lontano: Darker Underneath the Surface cresce a piccoli passi, anche se l’ingresso dei “bassi” è piuttosto consistente, improvviso e precipitato dall’alto. Poi, non inaspettatamente, arrivano le esplosioni di suono.
Si può pensare ai Mogwai e ad altri giganti del post rock, per una certa qualità itinerante e narrativa dei suoni scelti. Un potente senso di spaesamento si diffonde anche all’interno di Twice in a Moment Once in a Lifetime, con chitarra e drumming che si fanno intensi e insistenti. L’insistenza viene un po’ a mancare in una seconda parte che sembra voler riposare un attimo. Ma non è così che deve finire: i colpi di coda all’interno del brano sono violentissimi.
Anche la lunghissima Zenit cresce piano piano, tra drumming e risonanze scintillanti. L’andamento del brano è molto articolato, la narrazione si spezza, si frammenta, si ricompone, si ferma, riparte e disegna ambienti immaginifici. Da notare le code elettriche che si sviluppano con particolare abilità visionaria a metà brano.
La conclusiva Nadir decide per panorami desolati, tra desert rock e psichedelia, che consentono alla mente di spaziare, ma armati di pesanti carichi di inquietudine. Poi il pezzo decolla compiutamente verso lidi lontani, con forti carichi di potenza e velocità.
Un disco ambizioso (in senso positivo) e di vedute molto ampie quello dei John Malcovitch!, che giustamente estremizzano le proprie posizione e mettono sul piatto tutte le proprie qualità e abilità. Ciò che piace di più del disco è la capacità di tenere alta la tensione e l’intensità dal primo all’ultimo secondo.
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