La cantante di origini irlandesi, ma con sede a Londra, Linda Em pubblicherà il suo nuovo ep London Irish, in uscita il 21 settembre tramite Talking Elephant Records. Lo ospitiamo volentieri per l’ #aperitivoconlep di questa sera.
Questo ep è il primo passo in una direzione diversa per Linda, verso un suono più suggestivo e spazioso e prestazioni vocali. È allo stesso tempo poetico e narrativo pur essendo brutalmente onesto e personale.
London Irish è stato registrato, prodotto e masterizzato all’Orphan Recording di Dublino da Gavin Glass (Paul Brady, John Grant, Lisa Hannigan, Mundy, che è anche direttore musicale del film “Sing Street” di John Carney). È stato mixato da Scott Halliday (John Grant, Lisa Hannigan e in precedenza chitarra tecnica per Prince e James Vincent Mcmorrow).
Linda Em traccia per traccia
Si parte da Wild Fire, ballata dai toni marcati e piuttosto melodrammatica, che fornisce contrasti di voci, note di pianoforte, atmosfere da frontiera e una certa maliconia di fondo.
Two Hands fornisce un brano veramente old style, in cui le abilità vocali di Linda emergono in pienezza, accompagnata, sulle prime soltanto dal pianoforte.
Più forte e allegra Little Lightmaker, che pur non uscendo dall’aura vintage acquista una certa vivacità di fondo.
Si torna ad atmosfere meno festose e più ovattate con White Horse, con un drumming particolarmente attivo e numerose rimembranze (più americane che anglo-irlandesi) che si sistemano ognuna al proprio posto.
L’ep di Linda Em si iscrive a quelli di cui è difficile stabilire una datazione, tanto l’impronta è classica. Tuttavia l’intento di Linda e soci è sicuramente quello di intrattenere, nonché di mettere in mostra il notevole talento vocale della cantautrice, e in questo senso l’obiettivo è perfettamente raggiunto.
Genere: songwriter
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