Si chiama Mélange il nuovo disco di Maëlys, pubblicato da Playbrown Group e distribuito da IRD. Il disco, che si compone di otto tracce, mescola sensazioni elettroniche con forti impulsi provenienti dalla black music.
Maëlys traccia per traccia
Intro-Spective, veloce, tempestosa e molto pop, apre il disco con una certa baldanza. Bisogna aspettare Be The Journey per incontrare un pezzo che rimpingui il fronte più meditativo e meditabondo.
Away/Empty Me è aperta da una voce tipo Barry White elettronico (e sotto qualche acido) ma poi la voce plastica e calda di Maëlys riporta, con l’ausilio di qualche marchingegno vocale, il clima del brano sul soul spinto. Consistente e dreamy l’assolo di chitarra che arriva a metà il pezzo.
In L&R invece si inserisce un organo, acido anche quello, ma l’atmosfera rimane sempre molto black, calma e sensuale. Altrettanto si può dire di Apricot Marmelade, che si permette anche qualche excursus strumentale ulteriore.
Un po’ più appuntita Rain on the Glass, che fa uso di cori electro in background per alterare un percorso altrimenti rettilineo. Percorso che comunque varia con il finale, in cui l’elettronica emerge e spadroneggia.
Si torna sottotraccia con la tranquilla Crawl, sempre animata comunque da piccoli interventi e trovate fuori contesto. Si chiude con I’m out(Ro), un’uscita piuttosto combattiva e ritmata. Curioso come i pezzi più mossi siano quelli, relativamente brevi, di apertura e chiusura.
Disco molto morbido, vellutato ed elegante per Maëlys, che infonde qualità vocali e di talento in un contesto sonoro omogeneo: un album ben fatto e ben riuscito.